Con l’avvento dell’emergenza causata dal nuovo ceppo di coronavirus conosciuto come SARS-COV-19 e che causa la COVID-19 sono sempre più numerose le fake news che animano la rete
La malattia provocata dal Coronavirus ha un nome: “COVID-19” (dove “CO” sta per corona, “VI” per virus, “D” per disease e “19” indica l’anno in cui si è manifestata). Lo ha annunciato, l’11 febbraio 2020, nel briefing con la stampa durante una pausa del Forum straordinario dedicato al virus, il Direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
I sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
Il mondo vive un periodo di alta tensione ed è importante fare una giusta e sana comunicazione senza creare inutili allarmismi.
Nelle ultime ore stanno girando su WhatsApp degli audio. Uno di un fantomatico infermiere del Policlinico di Bari, Giuseppe Tripicchio che comunica la presenza di cinquanta casi di Coronavirus trattati nel nosocomio barese. Un secondo audio di un lavoratore appena rientrato dalla Cina, precisamente da Wuhan che descrive una situazione apocalittica.
L’autore ha successivamente ammesso “Sono io l’autore di quell’audio e chiedo scusa per l’accaduto. Era uno scherzo destinato a una ristretta cerchia di conoscenti. Quell’audio l’ho registrato in Cina prima di partire, ma era il primo di tre audio in cui spiegavo che si trattava di uno scherzo. Non era mia intenzione alimentare la paura”.
Gli audio sono subito diventati virali, bufale che sono servite esclusivamente ad alimentare la preoccupazione dei cittadini.
Invitiamo tutti a non farsi prendere dal panico e a seguire i Dieci punti fermi, pubblicati in un poster dal Ministero della Salute.
Ecco i dieci messaggi del manifesto:
Fare sempre riferimento al sito ufficiale del Ministero della Salute
Redazione
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