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Rinnovo Contratto 2022-2024, Fp Cgil: “Insufficienti le proposte Aran. Trattativa in salita”

Nella nota seguente, a firma di Michele Vannini (foto), segretario nazionale Fp Cgil, il punto del sindacato sulla trattativa per il rinnovo del Contratto Sanità.

Si è svolto nel pomeriggio di oggi (ieri, mercoledì 17 aprile, ndr) il secondo incontro di trattativa per il rinnovo del Contratto Sanità pubblica 2022/2024. Dopo l’incontro di impostazione politica che ha avviato la trattativa, anche in apertura di questo secondo incontro abbiamo nuovamente affermato, come Fp Cgil, come il nodo più rilevante, ad oggi, resti quello dell’assoluta insufficienza delle risorse disponibili alla trattativa.

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Oggi si è trattato della prima occasione nella quale si è entrati nel merito contrattuale. Aran ha presentato una prima ipotesi di testo che interviene sue due parti del Ccnl vigente: la prima sul sistema delle relazioni sindacali, la seconda sulle declaratorie di alcune aree professionali.

Gli interventi proposti da Aran sul sistema di relazioni sindacali restringono il campo del confronto aziendale, in particolare su organizzazione del lavoro, salute e sicurezza e programmazione delle pronte disponibilità, allargando il campo di iniziativa unilaterale delle aziende/eEnti.

Per noi, per la FP Cgil, l’obiettivo resta sempre quello di ricondurre i temi che attengono l’organizzazione del lavoro e il suo impatto sulle condizioni di lavoro al confronto e alla contrattazione integrativa aziendale e, nel contempo, di rendere l’informativa aziendale davvero preventiva degli atti e delle delibere, e di renderla più cogente ed esigibile sotto il profilo del dettaglio delle informazioni, che devono essere fornite alle OOSS e alle RSU, a partire dai fondi contrattuali e dal relativo utilizzo delle risorse per ciascun istituto contrattuale.

Sulle declaratorie delle aree professionali Aran ha formulato una prima, parziale proposta, che intenderebbe dare seguito alla dichiarazione congiunta n° 7 del Ccnl 19/21 sul profilo dell’educatore socio pedagogico, inserendolo, come noi rivendichiamo da sempre, nelle declaratorie del comparto.

Abbiamo riaffermato come per noi sia necessario dare pratica attuazione a tutto quanto è previsto in quella dichiarazione congiunta e costruire le declaratorie anche per autista soccorritore, mediatore culturale, operatore tecnico specializzato, operatore tecnico di centrale e, inoltre, qualificare le declaratorie, all’interno dell’Area dei funzionari, per alcuni profili del ruolo tecnico quali, ad esempio, i collaboratori tecnici informatici.

Abbiamo anche riaffermato come sia importante lavorare per una riunificazione contrattuale per tutto il personale dell’area della ricerca in ambito sanitario e per una sezione contrattuale dedicata alle Agenzie per la protezione dell’ambiente.

Per tutte queste ragioni, sinteticamente qui riportate, abbiamo giudicato insufficienti le proposte ricevute sin qui, riservandoci di produrre un nostro testo sul merito e dichiarando che la discussione sul sistema delle relazioni sindacali e sulle declaratorie professionali deve proseguire nei prossimi incontri.

A chiusura di questa prima nota di Punto Contratti ribadiamo come questa trattativa si confermi essere molto in salita, stante le risorse disponibili da Legge di Bilancio 2024 per i rinnovi contrattuali dell’Area Sanità, come di tutti i comparti pubblici. Risorse insufficienti anche solo per recuperare il potere d’acquisto dei salari di questo triennio. Per questo rinnoviamo il nostro impegno a proseguire la nostra mobilitazione in vista della manifestazione di sabato 20 aprile prossimo a Roma.

Redazione InfoNurse

Fonte: Nurse Times

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