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Aggressioni al personale sanitario, Schillaci: “Più posti di polizia e telecamere negli ospedali, ma non solo…”

Il Governo lavora a una serie di misure per contrastare le aggressioni contro il personale sanitario. Un’emergenza che, ha annunciato il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, potrebbe essere affrontata con emendamento al decreto Omnibus. Sul tavolo anche la possibilità di arresti in flagranza differita e l’aumento del numero dei poliziotti e delle telecamere di videosorveglianza nei presidi sanitari.

“Negli ospedali pubblici e privati accreditati i posti di polizia nell’ultimo anno sono aumentati da 120 a 196, mentre il numero dei poliziotti è aumentato da 299 a 432 – ha riferito il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo a un’interrogazione di Fratelli d’Italia sul contrasto delle aggressioni ai professionisti sanitari nel corso del question-time alla Camera -. Inoltre ricordo che il delitto di lesioni nei confronti della medesima categoria di professionisti è stato reso procedibile d’ufficio, indipendentemente dalla volontà della vittima di sporgere denuncia”.

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Sempre Schillaci: “Accanto alle misure deterrenti e repressive contro le aggressioni agli operatori sanitari ritengo però doveroso menzionare anche le misure di carattere preventivo, proposte nell’ambito dei lavori dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie. L’Osservatorio sta espletando un’attività di studio e approfondimento volta all’aggiornamento delle raccomandazioni, nonché alla predisposizione degli standard minimi dei contenuti dei corsi di formazione rivolta a tutti gli operatori del settore sanitario, e alla previsione di adeguate campagne di comunicazione volte a sensibilizzare la popolazione, come strumento particolarmente efficace per ristabilire il rapporto fiduciario tra paziente e sanitari”.

Nel corso del question-time Schillaci è intervenuto anche sul bonus psicologo: “Il tetto di spesa è innalzato al limite massimo a 1.500 euro per persona, con un investimento di 5 milioni nel 2023, 8 milioni annui per il 2024, successivamente incrementato di ulteriori 2 milioni per il 2024. Sarà cura del ministero, sentito il dicastero dell’Economia, valutare un doveroso rifinanziamento del contributo in questione”.

E ancora: “Sul tema è al lavoro una commissione per un progetto organico e strutturale che eviti gli interventi spot del passato, dimostratisi inefficaci. Ai fini del contributo non sono previste limitazioni per i professionisti che esercitano la professione, anche in forma associate. La prestazione può essere fruita anche a distanza, ovvero attraverso piattaforme online”.

Redazione InfoNurse

Fonte: Nurse Times

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