Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Coordinamento Infermieristico Autonomo (Coina).
Chiamatela pure la triste saga delle promesse mancate. Storie di ordinario disagio per i nostri professionisti della salute, a cui le aziende sanitarie negano molto spesso i diritti più basilari. Stiamo parlando di professionisti dell’assistenza, in questo caso infermieri turnisti, a cui vengono addirittura negati i buoni pasto.
Il Coina (Coordinamento Infermieristico Autonomo), naturalmente, intende portare fino in fondo la sua battaglia per rivendicare i legittimi diritti degli infermieri, palesemente negati. Sarebbe il caso di dire: prima promesse e illusioni, poi la doccia fredda.
Questo atto, apparentemente privo di motivazione, ha suscitato legittima preoccupazione tra i lavoratori, che fino all’anno precedente avevano ottenuto la conquista del diritto al buono pasto per i turni notturni grazie all’impegno del sindacato Coina. Un risultato ottenuto con notevole impegno e dedizione.
Tuttavia, circa una settimana dopo questa drastica decisione, alcuni buoni pasto sono stati caricati in modo casuale, senza alcuna logica apparente, e, ciò che è più allarmante, i lavoratori notturni sono stati nuovamente colpiti. Questa situazione è assolutamente inaccettabile, considerando gli sforzi profusi per ottenere il riconoscimento di questo diritto fondamentale.
La Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) dell’Azienda ha emesso una diffida ufficiale nei confronti dell’azienda, esprimendo l’unità e la determinazione nel difendere i diritti dei lavoratori.
Questo il commento sulla vicenda di Marco Ceccarelli, segretario nazionale Coina: “È inaccettabile che i lavoratori siano trattati con indifferenza e che i loro diritti siano calpestati in questo modo. Il Coina si schiera a difesa dei diritti dei lavoratori, continuando a lottare per garantire che situazioni simili non accadano in futuro”.
Redazione InfoNurse
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