Laura Porta, infermiera della Casa circondariale La Dogaia di Prato, aveva 37 anni. Era all’ottavo mese di gravidanza, ma quello che doveva essere un lieto evento si è improvvisamente trasformato in tragedia. E’ morta infatti all’ospedale San Jacopo di Pistoia, dove era stata trasportata dopo che aveva accusato un malore nella sua abitazione. Si trattava di arresto cardiaco, o forse di un’emorragia cerebrale, e a nulla sono serviti i tentativi di salvarle la vita. Per chiarire le cause del decesso sarà probabilmente aperto un fascicolo di indagine.
Dopo il ricovero, i sanitrari hanno fatto di tutto per salvare almeno il bambino che Laura portava in grembo, che è stato fatto nascere con un parto cesareo d’urgenza e poi affidato alle cure dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Le condizioni del piccolo sono critiche: al momento si trova nel reparto di terapia intensiva neonatale, in prognosi riservata.
Cordoglio per la scomparsa di Laura è stato espresso da Opi Firenze-Pistoia e Fnopi. Queste le parole di David Nucci, presidente dell’Ordine interprovinciale: “Laura era stata una mia studentessa. Era una collega con una grande motivazione e con un entusiasmo contagioso. Anche dopo la laurea continuava ad aver voglia di studiare, approfondire, crescere professionalmente. La sua morte improvvisa, in un momento di grande felicità come quello che stava vivendo per la maternità, ci lascia senza parole. Ci stringiamo ai suoi famigliari, al compagno e al loro bimbo, che sta lottando per sopravvivere”.
“Una vita spezzata in maniera drammatica. Un fiore reciso. Una ragazza che aveva davanti una vita brillante, piena di gioia e di entusiasmo”. Mariaflora Succu, direttore operativo di Auxilium Stp, studio di infermieri e professionisti sanitari associati con sede a Borgo San Lorenzo (Firenze), ricorda così Laura Porta.
“Prima della maternità – prosegue Succu – Laura lavorava con noi nella Casa circondariale La Dogaia e aveva mostrato fin da subito un grande entusiasmo per la professione infermieristica, anche in un contesto così particolare. Lo stesso entusiasmo contagioso che portava con sé in ogni cosa che faceva. Poi la gioia infinita della maternità e il sogno di rientrare nella graduatoria del concorso Asl per tornare dove era nata la grande passione per il suo lavoro. Il suo sorriso mancherà a tutti. Ci stringiamo ai suoi cari in questo momento di immenso dolore”.
Redazione InfoNurse
Fonte: Nurse Times
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