Il Presidente del Sindacato Nazionale Infermieri: «I nostri professionisti ci sono sempre stati e ci saranno nuovamente, pronti a sostenere il piano Draghi. Il Presidente del Consiglio coinvolga da subito il personale sanitario dipendente del SSN; dal momento che palesemente tra gli infermieri privi di impiego non si otterrà mai il numero sperato finalizzato a vincere questa delicata sfida che non può e non deve conoscere altri ostacoli»
ROMA 18 feb 2021 – «Apprezziamo e sosteniamo a pieno la posizione del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, che nella giornata di oggi, in Senato; si è reso protagonista di un intervento, in merito al rinnovamento del piano vaccini, che palesa, finalmente è il caso di dirlo, una strategia organizzativa degna di tal nome. Ci piace il modello tedesco di scegliere numerosi e grandi Hub come i palazzetti, così come ha fatto la Germania a fine novembre. Numeri alla mano, conteggi glaciali e impietosi, come da nostre ripetute indagini sindacali; occorrono oltre 370mila vaccinazioni al giorno per immunizzare gli italiani nel minor tempo possibile. Oggi stesso abbiamo inviato una lettera ufficiale a Draghi ribadendo la nostra piena disponibilità. Gli infermieri italiani ci sono e ci saranno sempre.
In prima linea nella battaglia contro il Covid, offriranno la loro esperienza e le loro conoscenze per sostenere il peso dell’urgenza e della responsabilità del piano vaccini. Draghi coinvolga da subito gli infermieri dipendenti, e anche i liberi professionisti ai quali, invece, è stata chiesta l’esclusività per partecipare al bando Arcuri. Non è assolutamente possibile, inutile e autolesionista continuare a girarci intorno e cercare altrove i professionisti della sanità. Non ci sono! Non arriveremo mai al numero che ci occorre per vaccinare gli italiani entro l’anno in corso. Ben vengano poi i volontari: a condizione che siano il supporto del piano vaccini, al fianco del personale ivi impiegato. C’è bisogno di tutti per ottenere il traguardo sperato!»
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, plaude al rinnovato clima di ottimismo che si respira nella sanità italiana da quando Mario Draghi è arrivato al Governo.
«Intravediamo finalmente quella buona politica fatta di azioni concrete e non di parole a vuoto: e confidiamo che Draghi sia il fautore di un piano strategico che ci conduca finalmente fuori dal guado».
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