118: Aggressione fisica all’infermiere che tenta di salvare un uomo in arresto cardiaco
Una nuova aggressione ad un equipaggio del sistema di emergenza territoriale 118 ha avuto luogo in questi giorni. Il personale giunto sul posto in codice rosso dopo dispach della centrale operativa di Bari ha soccorso un uomo in arresto cardiaco e, successivamente, è stato aggredito fisicamente dal fratello della vittima.
SIIET esprime la propria vicinanza al collega ed iscritto Ciro Genchi, condannando il fatto occorso, che va stigmatizzato a prescindere dalle circostanze che lo abbiano determinato. L’episodio mette a nudo e deve far riflettere riguardo ai rischi cui tutti gli infermieri di emergenza territoriale, unitamente al personale addetto all’emergenza-urgenza ed alle forze dell’ordine in genere, sono esposti intervenendo in prima linea nel soccorso ai cittadini.
Riteniamo sia importante ribadire alla popolazione quanto sia fondamentale il rispetto per la nostra professionalità, oltre che per il nostro operato, che vengono compromessi da simili atti.
Come Società Italiana Infermieri di Emergenza territoriale siamo coscienti della situazione di ansia, dolore, paura ed impotenza nelle quali il cittadino possa trovarsi al momento di un evento infausto che coinvolga un proprio caro, così come siamo consapevoli dell’affanno nel quale si trovano i colleghi delle centrali operative, soprattutto durante questo periodo storico.
Come SIIET ci stiamo impegnando affinché il cittadino possa trovare una rapida risposta alle proprie esigenze e proporremmo, come da tempo stiamo già compiendo e per quanto di competenza, delle soluzioni per migliorare il servizio in ogni suo aspetto. Quanto accaduto, però, non può trovare giustificazione alcuna e, per questo, saremo vicini al nostro iscritto ed a tutti gli operatori che subiscono Violenza, in ogni maniera, ed in ogni sede.
Episodi simili non sono tollerabili e ci prodigheremo affinché non accadano ancora.
Redazione InfoNurse
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