News

Autonomia differenziata, M5S: “Una bomba che spaccherà il Paese”

“Il progetto di autonomia differenziata del Governo, all’esame del Senato, è un potenziale disastro per la sanità italiana, un attentato al Servizio sanitario nazionale e una bomba pronta a esplodere che aumenterà i divari già esistenti e spaccherà il Paese. La situazione della sanità pubblica italiana è già critica e riflette un divario spaventoso tra le diverse Regioni”. Lo scrivono in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Affari sociali di Camera e Senato.

“La Fondazione Gimbe ha fotografato la realtà della fuga da Sud a Nord per curarsi cui si trovano costretti i cittadini del nostro Mezzogiorno – si legge nella nota -. Una migrazione sanitaria che impatta per un valore totale di oltre 4 miliardi e che vede le Regioni settentrionali raccogliere più del 90% del saldo attivo, metà del quale finisce tra l’altro nelle mani della sanità privata, cui con il pretesto della riduzione delle liste d’attesa viene concesso il privilegio di scegliersi le prestazioni più remunerative e lasciare quelle più costose allo Stato. Al contempo le Regioni del Centro-Sud affrontano quasi l’80% del saldo passivo”.

E ancora: “Si tratta ormai di una frattura strutturale, destinata ad allargarsi sempre più con il progetto dell’autonomia differenziata. Avremo sempre più disuguaglianze e sempre meno efficienza nelle cure, sempre più ingiustizia sociale e sempre meno diritto alla salute per i cittadini. E a pochi anni dalla pandemia, che ha messo a nudo tutti i difetti del modello regionalistico della sanità, sarebbe davvero grave continuare a perseguire questa strada”.

SCARICA LA TUA TESI


Concludono i parlamentari pentastellati: “La nostra idea si colloca al polo opposto: non possiamo accettare che esista una sanità di serie A, una di serie B e addirittura una di serie C, sulla base della provenienza del paziente. Noi vogliamo rivedere il Titolo V della Costituzione per restituire allo Stato la gestione della sanità e garantire a tutti i cittadini italiani gli stessi livelli di assistenza e gli stessi diritti”.

Redazione InfoNurse

Fonte: Nurse Times

Redazione InfoNurse

Informa Infermieri e OSS

Post recenti

Assistono a domicilio un’anziana coppia per 6 mesi fuori dall’orario di lavoro: l’esempio degli “angeli” di Lavagna (Genova)

"Le infermiere e i medici dell'ospedale di Lavagna hanno assistito mio marito a casa per…

15 ore fa

Minaccia il personale sanitario con un coltello e poi si procura dei tagli alle braccia: paura al Niguarda

Gli agenti di polizia hanno dovuto fare ricorso al taser per immobilizzare una 27enne che…

17 ore fa

Nursing Up Veneto: “Mancano all’appello 5mila infermieri. In calo le iscrizioni alle Università di Padova e Verona”

In Veneto operano 37.195 infermieri iscritti all’albo, ma all’appello ne mancano circa 5mila. A preoccupare, però, è soprattutto…

19 ore fa

Amsi e Uniti per Unire: “I 40mila infermieri di origine straniera che già lavorano da tempo in Italia sono una risorsa fondamentale”

Nel seguente comunicato stampa l'Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e il Movimento…

21 ore fa

ICN e CNAI presentano ai politici la “carta del cambiamento” per valorizzare gli infermieri

Valorizzare, proteggere, rispettare e investire nei nostri infermieri per un futuro sostenibile dell'assistenza infermieristica e…

2 giorni fa

Infermiere madri alle prese con difficoltà economiche e di conciliazione vita-lavoro. Il sondaggio Nursind

Il 53% delle intervistate rinuncia all’astensione dai notturni e il 28% al congedo parentale. Per oltre un terzo orari…

2 giorni fa

This website uses cookies.