Cobas: la tregua è finita, i contagi aumentano a dismisura. Personale sanitario sempre più carente!
Gli eroi sono sempre pronti per fronteggiare il problema, sì proprio quegli eroi sottopagati, a cui non è stato mai riconosciuto il giusto compenso retributivo; “merce” da utilizzare e tirar fuori e mettere in campo al momento del bisogno.
I cinque mesi di apparente calma, non sono bastati per organizzare un piano di assunzioni per assicurare l’assistenza ed il rispetto dei parametri LEA in tutte le divisioni.
Gli eroi devono continuare purtroppo a fare gli eroi, senza una minima strategia organizzativa, senza una lecita integrazione del personale, con formazione assente, sbattuti a piacimento da un reparto all’altro, da una mansione all’altra, con turni di lavoro sempre più stressanti, svenduti nella loro dignità, ma poi tutti li chiameranno eroi!
È però giunto il momento di dire BASTA!
Basta a questo regime sanitario neoliberista!
Basta ai favoritismi e alle nomine manageriali politico-clientelari e alle sovvenzioni concesse alla sanità privata che fa profitto sulla salute, a scapito degli operatori sfruttati e con garanzie contrattuali molto deboli !
Basta allo sfruttamento del personale del Servizio Sanitario Nazionale in servizio, con scarse garanzie di sicurezza!
Basta alla svalutazione professionale dei lavoratori del comparto!
È giunto il momento di ribellarsi, sollevare la testa e far valere i nostri sacrosanti diritti!
I Cobas Pubblico Impiego Sanità chiedono ufficialmente al Ministero della Sanità :
Ritorno della gestione della sanità e delle sue politiche in ambito statale; i governatori delle Regioni esercitano eccessivi poteri e in contrasto con la affermazione prevalente alla difesa della sanità pubblica;
Immediato piano straordinario di assunzioni (della dirigenza medica e del personale del comparto) di medici, infermieri ed operatori socio sanitari;
Riconoscimento a tutti gli operatori, compresi gli esternalizzati, dell’indennità di rischio infettivo logico;
Riconoscimento del lavoro del personale medico, infermieristico e turnista come usurante;
Reclutamento dei lavoratori da assumere con concorsi/selezioni pubbliche e non tramite agenzie interinali.
Immediata internalizzazione di tutti i lavoratori precari ;
Revisione della metodologia di valutazione, attualmente sottostimata, dei piani di fabbisogno del personale (della dirigenza medica e del personale del comparto) medico ed infermieristico da parte di tutte le regioni, come previsto dalla legge 208/2015;
Istituzione di un fondo di indennità per la retribuzione delle ore di lavoro perse dagli operatori sanitari per malattia o quarantena a causa del Covid;
Indennità aggiuntiva per tutte le categorie professionali che operano in ambiente Covid od in contatto con pazienti Covid esteso a RSA RSD;
Incremento, con procedura di urgenza, del personale infermieristico delle RSA e delle RSD che deve essere ampiamente commisurato alle esigenze territoriali, e che comprenda anche personale sanitario e sociosanitario dedicato domiciliare per la presa in carico degli anziani soli in casa e dei senza fissa dimora;
Requisizione, nei luoghi dove si vengano a creare particolari situazioni di affollamento eccessivo dei reparti Covid, di strutture ospedaliere e cliniche private in convenzione;
Potenziamento dei servizi socio-sanitari territoriali (assistenza domiciliare, medicina di base, servizi di prevenzione, consultori ecc);
Abolizione, per almeno i prossimi cinque anni, del numero chiuso alle facoltà di Medicina e Chirurgia.
MOBILITIAMOCI! LA LOTTA PAGA SEMPRE!
Cobas Pubblico Impiego – Sanità
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