Di seguito il comunicato del sindacato Fials:
”La FIALS in riferimento alla retribuzione delle prestazioni aggiuntive svolte dai dipendenti della ASL BT impegnati nella campagna vaccinale in tutta la Provincia Bat contro il SARS-CoV-2, riceviamo molteplici segnalazioni e malcontenti sulla mancata retribuzione delle ore regolarmente svolte.
Il mancato pagamento del compenso aggiuntivo in applicazione dell’art.1 co. 464 della legge 30 dicembre 2020 n. 178, in favore degli infermieri e degli assistenti sanitari sembrerebbe attribuibile che dal cartellino unico di presenze del personale dipendente, alla voce saldo del mese di riferimento compaia il segno meno.
Forse la Asl non sà che sempre dalla stampa del predetto cartellino è desumibile nel riquadro “Mensile”, la comparsa di altre voci denominate:
Questo accade perché l’elaborazione del turno di servizio come anche il conguaglio non sempre può risultare positivo nel mese, altrimenti tutti si ritroverebbero a fine anno a possedere un totale di ore in eccedenza che non verrebbero mai retribuite dalla Asl.
Inoltre, non considerando la voce saldo definitivo come elemento imprescindibile per tenere sotto controllo il debito orario, ci potremmo trovare al contrario nell’assurda situazione che i dipendenti dovrebbero recuperare decine di ore alla voce saldo definitivo, ma solo perché nel mese di riferimento si trova in positivo o a pareggio e solo in tal caso viene corrisposto il compenso per le prestazioni aggiuntive.
Per quanto sopra esposto la FIALS chiede di retribuire con il cedolino paga di Settembre a tutto il personale interessato alla campagna vaccinale, e non, i compensi per le prestazioni aggiuntive tenendo in considerazione il conteggio al saldo definitivo orario di ciascun dipendente e non del saldo contabilizzato mensilmente.
Tale comportamento posto in essere in questa circostanza dalla ASL BT rassomigli tanto al “gioco delle tre carte” con il saldo provvisorio, saldo mensile e saldo….. mentre la scrivente confidando sempre che l’amministrazione della ASL BAT utilizzando il buon senso, eviti di dare la possibilità a chi pensa male di affermare che tutto questo sia dovuto al recupero di una parte dell’enorme spesa sostenuta dalla ASL BAT per la campagna vaccinale.
Nel sollecitare che ai professionisti infermieri dell’azienda vengano corrisposti correttamente il compenso per il prezioso impegno che continuano a svolgere presso gli HUB vaccinali a favore di tutta la comunità della Provincia Bat, preavvertiamo che in mancanza di riscontro saremo costretti nostro malgrado, e al fine di tutelare il diritto di tutti i lavoratori coinvolti, ad intraprendere azioni legali.”
p. la Segreteria ANGELO SOMMA, SERGIO DI LIDDO
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