La Fials ha sottoscritto l’accordo con l’Aor San Carlo sulla progressione economica orizzontale per i dipendenti del comparto. “Si ricuce così” – Ha commentato il segretario provinciale Giuseppe Costanzo – ”Una brutta lacerazione che aveva segnato negativamente le relazioni sindacali in ospedale.
Per questo importante risultato va “elogiata” l’attuale Direzione Generale, aperta al dialogo e al confronto, volto a garantire la PEO alla platea più ampia possibile e con criteri diversi. Costanzo si riferisce al vecchio accordo che aveva creato forti tensioni tra i lavoratori. Proprio prevedendo il malcontento degli operatori sanitari, all’epoca la Fials si rifiutò di sottoscrivere il documento, a differenza della Triplice”.
Per l’accordo PEO 2020, precisa la nota della Fials, sono stati stanziati fondi per €420 mila ( nel 2019 erano € 480 mila). Questa è la griglia per la graduatoria:
– fino ad un massimo di 7 punti per l’anzianità di servizio in AOR S.Carlo (0.5 per anno);
– fino a 39 punti per la permanenza nella fascia;
– fino a 54 punti per la valutazione (è necessaria la trasmissione in tempi brevi delle schede);
– il 5% dei punti in decurtazione per ogni mese di assenza per aspettativa/comando per servizio presso altre aziende nel 2019.
La graduatoria verrà stilata direttamente dall’amministrazione, attingendo i dati dagli archivi, secondo il profilo di appartenenza:(A.B.Bs, C,.D.Ds).
Il tavolo sindacale ha affrontato anche i temi dei parcheggi e dei premi Covid. La Fials ha chiesto di aprire altri ingressi per i dipendenti: Pad E – F2 – nei pressi della Cucina ecc e di assicurare l’accesso gratuito di tutti i dipendenti ai parcheggi B e M per la durata dell’Emergenza o almeno per i turni pomeridiani, notturni e festivi.
“Per i Premi covid – ha osservato Costanzo – i lavoratori del San Carlo riceveranno un premio molto esiguo, frutto di un “vergognoso” accordo Regionale siglato con la Triplice. In linea di massima il peggior accordo sottoscritto a livello nazionale, le cifre assegnate sono praticamente i fondi trasferiti dallo Stato a livello regionale. Pur essendo delle briciole è giusto che vengano messe in busta paga nella prima mensilità utile”.
“Abbiamo infine – aggiunge il segretario provinciale della Fials – chiesto dei chiarimenti in merito all’utilizzo delle prestazioni aggiuntive. Le precedenti istanze da noi avanzate non hanno avuto riscontro.La riunione si è conclusa con un confronto sulla carenza di personale, frutto di una mancata programmazione della precedente Direzione Generale.
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