Infermieri precari di Salerno
Qualche mese fa (prima del COVID) è stato bandito dal A.O.U. Salerno un concorso pubblico per infermieri.
Tale concorso prevede l’esonero dalla prova preselettiva per i contratti a tempo determinato attivi al momento della pubblicazione del bando. Poi c’è stato il lockdown.
Come in quasi in tutte le aziende sanitarie d’Italia, anche A.S.L. Salerno e A.O.U. Salerno, per fronteggiare la grave carenza di personale e contemporaneamente contrastare la malattia, hanno deciso di assumere giovani infermieri con contratti a tempo determinato.
Purtroppo per questi infermieri, pur essendo impegnati in contesti lavorativi COVID, non hanno ricevuto lo stesso trattamento al pari degli altri colleghi precari; ovvero, non sono stati esonerati dalla prova preselettiva in quanto sono stati assunti dopo la data di pubblicazione del bando e quindi esclusi dall’elenco degli esonerati.
La testimonianza di Salvatore Damiano ex infermiere precario: ”Sono stato anche io precario, so bene cosa significa. Il mio periodo di precariato è finito da quando la Senatrice Castellone presentò un emendamento per stabilizzare chi aveva 36 mesi di servizio.
Sono davvero dispiaciuto che gli “infermieri COVID” dovranno fare la prova preselettiva del concorso di Salerno. Per loro non è previsto l’esonero. Ad aggravare le delusioni di questi lavoratori, si aggiunge anche il fatto di non aver ancora ricevuto il trattamento economica aggiuntivo COVID, mentre in quasi tutti gli ospedali d’Italia chi è stato impegnato contro il COVID ha già ricevuto. ”
Continua Damiano: ”Bisogna considerare questi infermieri come dei soldati in lotta contro una guerra. Infatti nel 2010 il governo di allora diede un chiaro segnale di gratitudine a chiunque si arruolasse come volontario nelle Forze Armate, prevedendo per loro una riserva dei posti a tutti i concorsi pubblici. ”
Conclude : ”Sarebbe davvero un bel riconoscimento da parte del governo di oggi, proporre emendamenti ai prossimi decreti governativi, attui ad esonerare dalle prove preselettive e riservare una percentuale di posti messi a bando a tutti gli infermieri impegnati contro il COVID nei concorsi pubblici per infermieri. Spero che possano trovare una stabilità lavorativa. Chi lavorando ha rischiato la vita, è giusto che faccia quel lavoro per tutta la vita!”
Salvatore Damiano
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