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L’OPI Taranto avvia progetto formativo su infermiere di famiglia e di comunità

Volpe: “Prestola presentazione al Direttore Generale della ASL Taranto”

L’Ordine delle Professioni infermieristiche di Taranto in collaborazione con il Provider nazionale SatagroupSRL ha avviato un progetto formativo innovativo per gli infermieri della Provincia di Taranto sull’infermiere di famiglia e di comunità, cure primarie e certificazione delle competenze sulla scorta del progetto presentato   in Regione Puglia. 

Il progetto formativo si interseca con quello approvato qualche giorno fa in Consiglio regionale e che ha dato il via libera alla proposta di legge regionale su ‘percorsi formativi e progetto pilota su infermiere di famiglia e di comunità’. 

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Per il Presidente dell’Opi di Taranto, dott. Pierpaolo Volpe, “per dar forma alle innovazioni del PNRR e nello specifico alla missione‘salute’, è necessaria una formazione specifica che dia luce ai migliori modelli organizzativi sulle cure primaria e di prossimità”.

Nei prossimi dieci anni 8 milioni di anziani avranno almeno una malattia cronica grave. Nel 2030, potrebbero arrivare a 4 milioni e mezzo gli ultra 65enni che vivranno soli, e di questi, 1,2 milioni avrà più di 85 anni.

Il potenziamento dell’assistenza domiciliare e della residenzialità fondata sulla rete territoriale di presidi sociosanitari e socioassistenziali, oggi ancora privilegio per pochi con forti disomogeneità a livello regionale, non è più procrastinabile anche in funzione di equilibri sociali destinati a scomparire, con la progressiva riduzione di persone giovani all’interno dei nuclei familiari.

L’infermiere di famiglia e di comunità è una figura specialistica che può gestire i processi infermieristici in ambito familiare e di comunità di riferimento e opera in collaborazione con il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta, il medico di comunità e l’équipe multiprofessionale per aiutare individuo e famiglie a trovare le soluzioni ai loro bisogni di salute e agestire le malattie croniche e le disabilità. 
Il modello dell’Infermiere di famiglia e di comunità previsto dalla legge, è già attivo in Regione Toscana dove l’infermiere opera nel territorio enella popolazione di riferimento identificabile nell’ambito delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) della medicina generale.

Secondo la migliore letteratura scientifica l’infermiere di famiglia e di comunità è il professionista responsabile dei processi infermieristici in ambito familiare e di comunità, in possesso di conoscenze e competenze specialistiche nell’area infermieristica delle cure primarie e sanità pubblica. Agisce con le necessarie competenze nell’erogazione di cure infermieristiche complesse, nella promozione della salute, nella prevenzione e nella gestione partecipativa dei processi di salute individuali, familiari e della comunità, operando all’interno del sistema dell’Assistenza Sanitaria Primaria. 

Per questo l’Opi di Taranto, bruciando i tempi, ha avviato una progettazione formativa che si realizzerà per una parte in modalità formazione a distanza per coprire celermente tutta la platea di Professionisti infermieri interessati e per una parte con focus specifici in presenza con docenti esperti del settore. 

“È importante che la formazione specifica in cure primarie tenga conto della multidisciplinarietà e del lavoro in equipe- conclude il presidente dell’OPI Taranto, Pierpaolo Volpe- e per questo ho introdotto una specifica sezione formativa sull’area della prevenzione e riabilitazione. Nelle prossime settimane presenterò il progetto formativo al Direttore Generaledell’Asl, Vito Gregorio Colacicco e al Direttore Sanitario, Sante Minerba  per una eventuale condivisione anche con l’Azienda Sanitaria Locale di Taranto”.

Redazione InfoNurse

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