Non può esserci soccorso di emergenza e urgenza senza soccorritori preparati, retribuiti e contrattualizzati a dovere. Non può esserci primo soccorso degno di questo nome se non si riorganizza il sistema del 118, che a trent’anni dalla sua istituzione come numero unico per le chiamate di emergenza sanitaria inizia a essere troppo “vecchio” perché sia sufficiente l’implementazione del numero unico dell’emergenza – NUE 112. Sono banalità per nulla scontate nel nostro Paese, da cui però dipende la sopravvivenza di ogni cittadino.
Fials ha dunque proposto alla Commissione Sanità del Senato un’analisi diffusa, con relative soluzioni possibili. Il filo conduttore di studio e proposte sono le differenze, fin abissali, tra i vari modelli organizzativi del sistema di emergenza pre- ospedaliero che hanno finito per restituire al cittadino un sistema concepito a macchia di leopardo, quindi mai razionale sia dal punto di vista operativo che economico.
Fials, in un ampio documento, di cui in calce proponiamo solo alcuni punti, propone per l’uniformità dei parametri di selezione e preparazione degli operatori (punto a), i cui contratti vanno anche regolarizzati. Vista la dura lezione che ci ha lasciato in eredità il Covid: l’aumento della capacità diagnostica in tempi rapidi, quindi il contenimento dei contagi. Il riconoscimento di indennità specifiche e per i medici che abbiano raggiunto i criteri d’anzianità, l’accesso a concorsi per ruoli dirigenziali dell’area sanità medica del Servizio sanitario nazionale.
Avanziamo poi convintamente la richiesta dell’istituzione dell’”Autista soccorritore”: è nostra opinione che la formazione di questa figura strategica per il servizio di emergenza e urgenza debba essere di competenza regionale, erogata tramite enti di formazione accreditati o aziende sanitarie.
Il Segretario generale di Fials Giuseppe Carbone: “Il soccorso di emergenza urgenza non può essere differente in Veneto piuttosto che in Sicilia. Le vite, così come le competenze dei lavoratori, hanno un unico e indiscusso valore. E pari standard, retribuzione e regolamentazione devono avere. Fials mette a disposizione le sue competenze perché questo avvenga e lotterà perché non resti un miraggio ostaggio della burocrazia”.
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