La scrivente segreteria informa che in data 26/06/2020 si è svolto un incontro in modalità
videoconferenza tra le organizzazioni sindacali e i rappresentanti della Regione Campania
nelle persone dell’avv. Antonio Postiglione e dell’avv. Gaetano Patrone. L’incontro aveva per
oggetto il riconoscimento economico aggiuntivo al personale del Servizio Sanitario
Regionale coinvolto direttamente e indirettamente nell’emergenza Covid-19.
Dopo una lunga disamina, i rappresentanti delegati per la Regione Campania hanno
proposto, per i soggetti che dal 10 marzo al 30 aprile 2020 hanno prestato la propria attività
nelle aree di emergenza Covid-19 per almeno 20 turni lavorativi, un corrispettivo economico,
differenziandolo, in rapporto al livello di esposizione al rischio, in due fasce retributive come
di seguito riportato:
-FASCIA A – Covid-19 “Rischio Elevato”, indennità di € 100
-FASCIA B – Covid-19 “Rischio Medio”, indennità di € 60
Di fronte ad un simile spirito di sacrificio, la risposta del governo si è rivelata manchevole.
È stato già avvilente vederlo trincerarsi, nel corso dell’emergenza, dietro una
autoreferenzialità incurante delle esigenze degli operatori sanitari, ma ancor di più lo è stato
prendere atto successivamente della sua ingratitudine, quando a quegli stessi operatori è
stato riconosciuto un risarcimento del tutto inadeguato.
Ci si attendeva una maggiore concretezza e lo stanziamento di risorse economiche di
consistente “premialità”.
L’insufficienza delle risorse stanziate a livello nazionale rendeva necessario – come
sottolineato anche dalla segreteria regionale Fials in una nota del 22 giugno – l’intervento
della Regione Campania con lo stanziamento in bilancio di congrue risorse aggiuntive,
tenendo anche conto del sistema della tassazione che ha ingenerato profonde
disuguaglianze che hanno caratterizzato il disconoscimento delle varie professionalità e
competenze.
Invece cosa è accaduto? L’amministrazione regionale è arrivata all’incontro senza
quantificare le risorse disponibili da mettere sul tavolo e con una proposta indecente che
premierà solo una piccola parte del personale.
Non avremmo certo preteso (anche se a onor del vero ce lo saremmo aspettato) che, in
linea con quanto deliberato da altre regioni maggiormente attente nel valorizzare i propri
lavoratori, anche la Campania integrasse i fondi stanziati dal governo per risarcire il disagio
degli operatori esposti al rischio biologico.
Ma che almeno tali fondi venissero utilizzati per lo
scopo stabilito, questo sì, lo abbiamo sperato vivamente. Invece è stata netta la sensazione
che i 40 milioni messi a disposizione dai decreti nazionali saranno destinati ad altro fine.
Nonostante le sigle sindacali abbiano richiesto di esplicitare l’entità delle risorse disponibili
per l’accordo, i rappresentanti della Regione Campania, con un funambolismo comunicativo
a dir poco disdicevole, non hanno fornito una cifra concreta.
La riunione si aggiornerà oggi 30/06/2020, nella speranza che possa essere fatta chiarezza
e soprattutto che venga messa sul tavolo delle trattative una proposta alternativa.
Movimento Giovani Fials
Ciro Maraniello, dipendente AORN Cardarelli
La Redazione Infonurse
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