Nursing Up, De Palma: «Molise, blitz al Cardarelli di Campobasso di Ispettori Ministeriali e Nas!»
Il Presidente del Sindacato: «Sia solo l’inizio di una concreta strategia che consenta di frenare l’emergenza contagi tra gli operatori sanitari. Ci auguriamo che ci sia lo stesso rigore anche in altre Regioni»
ROMA 28 GEN 2021 – «C’è ben poco da dire, quando in un ospedale cardine di una Regione, punto di riferimento per un vasto bacino di utenza, in piena pandemia, si rende necessaria la presenza di ispettori del Ministero della Salute, coadiuvati addirittura dai militari dei Nas, per verificare il corretto andamento della gestione dell’emergenza sanitaria.
Mai avremmo voluto vedere i lampeggianti di quelle auto che hanno aperto la strada all’arrivo dei cinque ispettori incaricati di accertare quanto sta accadendo al Cardarelli di Campobasso».
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, commenta quanto sta accadendo nelle ultime ore in una sanità molisana che non trova pace.
«Lo avevamo chiesto pubblicamente con un comunicato stampa lo scorso 16 dicembre, rispetto al riesplodere dei nuovi contagi degli infermieri, che da fine anno sono risaliti alla tragica media di 350 al giorno.
Come sindacato avevamo sollecitato l’invio di ispettori, perchè di ispettori c’è bisogno laddove la carenza cronica di personale, le deficitarie misure di sicurezza per i professionisti della salute, i turni massacranti e la discutibile organizzazione, delineano da mesi un quadro desolante, in cui gli infermieri sono sempre più le vittime sacrificali!
Il Molise è solo una delle tristi realtà, tra quelle sulle quali troppo spesso siamo stati chiamati a soffermarci, e ben vengano allora questi accertamenti per far luce su ciò che sta accadendo da troppo tempo, senza che nessuno faccia concretamente qualcosa per invertire la rotta.
Ci auguriamo che dopo i recenti casi dei contagi nei reparti di chirurgia e medicina del Cardarelli, focolai di operatori infettati che probabilmente non saranno certo gli ultimi, gli ispettori possano individuare realmente le responsabilità e proporre, di conseguenza, alla Regione e al Governo, un piano strategico per fronteggiare le enormi carenze. Confidiamo che “visite a sorpresa” come questa, per la tutela della salute degli infermieri e dei pazienti, siano predisposte anche negli altri territori oggetto delle nostre denunce, dove da troppo tempo “i soldati al fronte” lottano a mani nude contro il nemico. La parola chiave è una sola: assunzioni a tempo indeterminato! Un tabù per la sanità pubblica italiana in tante, troppe Regioni!».
Ultimi articoli pubblicati
- Quadro economico della regione Puglia preoccupante per il settore sanitario. Volpe (Opi): “Taranto sempre troppo penalizzata. Invece dovrebbe ricevere risorse ad hoc per il danno ambientale”
- Marche. Prestazioni aggiuntive per medici e infermieri presso i Pronto soccorso ospedalieri, la Giunta aumenta le tariffe orarie a 100 e a 50 euro
- Giornata mondiale della sicurezza del paziente, Nursing Up: “Infermieri e ostetriche sono veri baluardi”
- De Palma: «Calo di iscrizioni a infermieristica: rischiamo di perdere il 30% di operatori sanitari nei prossimi tre anni»
- “I professionisti della salute vanno sostenuti”: intervista ad Aurelio Filippini (Opi Varese)
Clicca MI PIACE sulla nostra pagina:
https://www.facebook.com/InfoNurse.it/
"Seguici sul canale InfoNurse":

- Nasce PAGINE BIANCHE SALUTE, per la prenotazione online di visite ed esami diagnostici presso i migliori ospedali
- Basilicata, Luciana Bellitti (Fials): concorso unico regionale emobilità ottime scelte dell’assessorato