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Obbligo vaccinale per sanitari: la Fisi chiede l’abrogazione

La FISI (Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali) con nota scritta, a firma del segretario generale Rolando Scotilo, indirizzata ai Deputati Italiani, chiede l’abrogazione dell’art. 4 del D.L. 44/21 in sede di conversione in legge. L’art. 4 novellato impone l’obbligo di vaccinarsi a tutti gli operatori sanitari. Libertà di cure e di scelta, non obbligatorietà e nessuna discriminazione tra lavoratori vaccinati e non vaccinati sono i temi inseriti nella nota inviata ai Parlamentari Italiani e che rileva anche una illegittimità operata dalle Regioni (in particolar modo Lombardia ed Emilia Romagna) che – Anticipando l’obbligo attraverso metodi coercitivi di estorsione del consenso con minacce al personale sanitario di sospensione diretta aggravata dalla mancata corresponsione dello stipendio-  stanno di fatti sostituendo poteri parlamentari di confronto e di decisione.

Invero se si applica immediatamente il decreto legge, così come fatto da Lombardia ed Emilia Romagna e si immagina che nei sessanta giorni previsti per la conversione del decreto legge tutti gli obbligati siano sottoposti a vaccino, allora si derogano gli artt. 32 e 77 Cost., perché i vari Governi regionali, (e si sottolinea regionali)  opererebbero in una riserva di legge sottraendo il relativo potere al Parlamento, considerato che a quel punto la conversione del decreto legge da parte del Parlamento non avrebbe più senso in una materia quale questa.  Le segnalazioni sull’estorsione del consenso e sulle minacce di sospensione immediata dal servizio con contestuale sospensione dello stipendio provengono da migliaia di Operatori sanitari di tutta Italia comprese le regioni del Sud dove la Puglia sembra essere al di sopra dei poteri parlamentari avendo operato la sospensione dal servizio e dallo stipendio di un dipendente dissenziente senza aver atteso la conversione in legge del Decreto Legge.

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 “Dipendenti sanitari eroici nel 2020 mandati allo sbaraglio ed a cui non sono stati forniti i dispositivi di protezione individuali, criminali nel 2021 a cui vengono comminate sanzioni  superiori a chi – per effetti di reati commessi in servizio – ha comunque diritto, pur essendo sottoposto a misure cautelari restrittive della libertà, alla metà dello stipendio più gli assegni familiari…” esclama il Segretario della FISI Rolando Scotillo.

Ed intanto l’Europa invita , attraverso una risoluzione del Consiglio d’Europa, a non discriminare i lavoratori  per il fatto di non essere stati vaccinati o per non voler essere vaccinati. Ma il Governo Italiano e l’Italia sono in Europa? “Siamo alla deriva Istituzionale e Costituzionale  dove il Parlamento è anticipato e superato dalle Regioni e dai Presidenti delle Regioni e dove la Costituzione Italiana viene continuamente violata da D.P.C.M. e Decreti Legge con applicazioni di norme ancora non decise dal Parlamento….” E’ laconico l’ultimo commento della FISI.

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