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Opi Bologna. Dalla canzone “Accendi l’arcobaleno” tre borse di studio per il futuro dei prossimi infermieri

14 febbraio: un giorno in cui celebrare la passione professionale che accomuna tutti gli infermieri

E’ un San Valentino speciale quello trascorso oggi presso la sede della Croce Rossa Italiana dall’Ordine degli infermieri di Bologna che celebra la consegna di 3 borse di studio a giovani studenti meritevoli iscritti alla facoltà di Infermieristica in diverse Università della nostra Regione.

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Diminuiscono i contagi, la campagna vaccinale inizia a far intravedere la luce in fondo al tunnel e in questo contesto si guarda al futuro. Quello dei giovani: gli studenti, le nuove leve che rappresentano il futuro della professione infermieristica.

A loro vogliono pensare gli infermieri che tanto hanno lottato e si sono sacrificati per il bene della comunità in questi due anni di pandemia, trasmettendo tutta la passione per una professione fatta di umanità, competenza e lavoro di squadra. 

Sono questi dopotutto gli ingredienti alla base di un grande traguardo: una raccolta fondi nata da “Accendi l’arcobaleno”: un inno alla gioia cantato da otto infermieri dell’Azienda USL di Bologna e del Sant’Orsola in uno dei momenti più bui della nostra storia, la pandemia. 

“E’ dai giovani che bisogna ripartire. Sono loro il nostro futuro ed è a loro che vogliamo trasmettere l’amore per la questa professione – afferma il Presidente dell’Ordine Pietro Giurdanella. 

Non è un caso la scelta di celebrare la consegna di queste tre borse di studio (del valore di 1000 euro ciascuna) nel giorno di San Valentino. Studium, nella sua etimologia in quanto atto d’amore per la conoscenza, non è altro che la filo-sofia che accomuna ciascun infermiere. 

“A marzo 2020, nel pieno della pandemia, sentivo il bisogno di fare qualcosa che nonostante tutto cantasse alla vita e alla rinascita – racconta Simona Camosci, ideatrice del progetto. Oggi è una grande emozione festeggiare l’esito dell’impegno e del contributo di tanti”.


Al progetto hanno partecipato complessivamente otto persone, infermieri dell’Ospedale Bellaria e Sant’Orsola Malpighi, oltre a Mingardi e al compositore: Paolo Gilli, Maria Grazia Bisson, Andrea Tiarri, Angela Basetti, Antonella Albertazzi, Simona Camosci, Carla Lama e Silvia Fortunato gli autori della lodevole iniziativa. 

“Abbiamo subito trovato il sostegno dell’Ordine degli infermieri di Bologna e quindi del presidente Pietro Giurdanella e del dott. Danilo Cenerelli, oltre all’Organizzazione di volontariato Bimbilacqua – sottolinea con orgoglio e riconoscenza l’infermiera Simona Camosci, ideatrice del progetto. Siamo grati a ciascuno per il supporto ricevuto che ci ha consentito di unirci ancor di più stemperando insieme attraverso la musica le difficoltà e i traumi vissuti nei momenti più bui in corsia. Noi infermieri non siamo eroi, ma solo persone che hanno sposato il proprio mestiere e hanno sempre fatto il loro dovere, anche prima dell’avvento della pandemia. Investire sulle nuove generazioni, soprattutto in un momento storico come questo, è fondamentale”. 

Ad essere premiate in presenza sono state due studentesse di Rimini : Giulia Missurini e Giorgia Calcinelli (iscritte al 2° anno del corso di studi) e una studentessa di Faenza Corin Cicognani (iscritta al 3° anno di studi).

Così, tra ricordi, qualche lacrima e tante emozioni, questo San Valentino è stato celebrato con la consegna di tre borse di studio a giovanissimi studenti: 2 finanziate attraverso la raccolta fondi nata dal progetto “Accendi l’arcobaleno” ed una totalmente finanziata dall’Ordine degli infermieri di Bologna.

Un giorno di festa, per ripartire dall’amore per la professione infermieristica che cresce ed evolve con le nuove malattie, al fianco e per il bene di tutti i pazienti.

Redazione InfoNurse

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