OSS

OSS: IL RICONOSCIMENTO DELLA CATEGORIA

Sono passati quasi 20 anni da quel 2001 in cui venne introdotta la figura dell’ OSS attraverso l’accordo Stato Regioni. In questi anni la Sanità è cambiata e il CTS OSS LOMBARDIA, valutando varie problematiche, si è posto come primo obbiettivo il RICONOSCIMENTO DELLA CATEGORIA. Perché è così importante? Prima di tutto saremmo riconosciuti legalmente portandoci ad essere una figura vera e concreta. NOI ESISTIAMO. Il nostro lavoro va oltre alla dispensa o all’igiene. E’ impercettibile e a volte invisibile all’esterno, perché noi lavoriamo con e per l’assistito abbattendo muri sociali, solitudine e dolore. Emozioni che nessun farmaco può curare, ma al massimo alleviare.

Il secondo motivo per cui è importante questo obbiettivo è per azzerare quelle differenze all’interno della stessa categoria. L’esempio più evidente è il demansionamento da OSS a ASA che in tante strutture persiste. Al contrario, l’abuso di professione che viene permesso per sopperire alle carenze di personale. Sia ambito sanitario che sociale, pubblico o privato che sia, l’OSS deve fare l’OSS.

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Un terzo motivo, è la formazione. Oltre a differenze tra Regioni a livello di competenze, ci sono riqualificazioni, la famosa terza S, non riconosciute sul territorio Nazionale causando ulteriore confusione e incongruenze. Un esempio è la misurazione della glicemia, dove in alcune regione è considerata invasiva e quindi prettamente infermieristica. Oppure l’esecuzione dell’ecg che sui social scatena discussioni infinite non solo tra le due categorie, anche tra gli stessi OSS. Sicuramente la formazione deve essere rivista, unificata, ampliata, spiegata per permettere un aggiornamento della professione.

In questi anni l’OSS ha acquisito esperienza e capacità lavorative dimostrando di saper lavorare in autonomia e in equipe insieme a medici, infermieri, fisioterapisti e altri professionisti guadagnandosi il loro rispetto. Se all’inizio eravamo una figura di supporto, ora siamo fondamentali ed è un nostro diritto essere considerati dei professionisti come è successo anni indietro per le altre figure.

Il processo di cambiamento non è facile e la strada è lunga. La Liguria ha dato il via, attraverso il Registro Regionale, a questo cambiamento e tante altre stanno seguendo la scia. Inoltre stiamo cercando di collaborare con gli Infermieri per capire i passi idonei da fare, perché è insieme a loro che dobbiamo lavorare. E capire come lavorare con loro è il modo migliore per definire meglio chi siamo. Avere una identità significa un’assistenza sempre più di qualità. Pensiamo di essere sulla strada giusta e arrivare uniti ad un Registro Nazionale, gestito dal Ministero della Salute, può portarci anche ad un nostro Albo.

Luigi Pisano
CTS OSS LOMBARDIA

Antonio Russo

Antonio Russo

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