Con uno stipendio medio compreso tra 1.500 e 2.000 euro al mese, magari svolgendo turni di 12 ore, un infermiere dovrebbe lavorare 1.200 anni per raggiungere il guadagno annuale di uno degli amministratori delegati delle 100 aziende più grandi al mondo. E’ quanto emerge da un passaggio del rapporto Oxfam sulle disuguaglianze, presentato al Forum Economico mondiale di Davos (Svizzera).
Non solo. Se durante la fase più acuta della crisi inflattiva le imprese sono riuscite a tutelare i propri margini di profitto, ampi segmenti della forza lavoro hanno perso potere d’acquisto. Ne deriva che per quasi 800 milioni di lavoratori occupati in 52 Paesi i salari non hanno tenuto il passo dell’inflazione. Il relativo monte salari, infatti, ha visto un calo in termini reali di 1.500 miliardi di dollari nel biennio 2021-2022: una perdita equivalente a quasi uno stipendio mensile (25 giorni) per ciascun lavoratore.
L’analisi di Oxfam, basata sui dati della World Benchmarking Alliance relativi a 1.600 tra le più grandi aziende del mondo, rivela come solo lo 0,4% di esse si sia pubblicamente impegnato a corrispondere ai propri lavoratori un salario dignitoso.
“Il rapporto ci dice che sette delle dieci società più grandi al mondo hanno un miliardario come amministratore delegato o azionista di riferimento. Queste corporation hanno un valore di 10.200 miliardi di dollari, superiore al Pil combinato di tutti i Paesi dell’Africa e dell’America Latina”, spiega Amitabh Behar, direttore esecutivo di Oxfam International.
Redazione InfoNurse
Fonte: Nurse Times
Nel seguente comunicato stampa le riflessioni di Antonio De Palma, presidente nazionale Nursing Up. Pazienti…
Dopo i filoni sulla gestione dei rifiuti, le concessioni legate al porto di Genova, i…
Aodi: "Combattiamo da tempo la medicina difensiva, che comporta enormi costi per il Ssn (15…
"Le infermiere e i medici dell'ospedale di Lavagna hanno assistito mio marito a casa per…
Gli agenti di polizia hanno dovuto fare ricorso al taser per immobilizzare una 27enne che…
In Veneto operano 37.195 infermieri iscritti all’albo, ma all’appello ne mancano circa 5mila. A preoccupare, però, è soprattutto…
This website uses cookies.