Ricorso respinto all’infermiere no vax sospeso: dovrà pagare oltre 6mila euro di spese processuali
BOLZANO – Aveva presentato ricorso contro la decisione dell’Azienda Usl di Bolzano di sospenderlo dal lavoro, lo scorso luglio, in quanto non si era vaccinato contro il Covid-19
Un ricorso presentato sulla base di una ipotizzata inadeguatezza delle informazioni date dall’Asl sul vaccino anti-Covid e su una ipotetica violazione del regolamento europeo sull’immissione in commercio dei medicinali, era stato respinto lo scorso agosto.
Nonostante ciò, ci ha riprovato presentando l’appello presso il giudice del lavoro di Bolzano.
E’ andata, però, male all’infermiere no vax altoatesino, che non solo si è visto nuovamente respingere il ricorso, vedendo, così, confermata la sospensione dal lavoro e, di conseguenza, dello stipendio, ma è stato anche condannato a pagare le spese processuali, che ammontano a 6.749 euro.
La stangata subita dall’infermiere altoatesino potrebbe ora rappresentare un importante precedente per i dipendenti no vax sospesi dal lavoro che hanno intenzione di presentare ricorso.