La sindrome di annegamento si riferisce alle conseguenze mediche e fisiologiche che possono verificarsi a seguito di un annegamento o di un’immersione prolungata in acqua.
L’annegamento è un’insufficienza respiratoria acuta conseguente alla penetrazione di liquidi nell’albero respiratorio. Si distingue in non fatale (semiannegamento) o fatale. L’annegamento causa ipossia, che può danneggiare molti organi, soprattutto il cervello. Il trattamento è di supporto, comprendendo rianimazione cardiopolmonare, correzione di ipossia, ipoventilazione e ipotermia.
L’annegamento è tra le prime 10 cause di mortalità in bambini e giovani in tutto il mondo. Nel 2020 negli Stati Uniti, l’annegamento è stata la principale causa di mortalità per incidente tra i bambini di età compresa tra 1 e 4 anni.
I bambini devono indossare dispositivi di galleggiamento che sono stati approvati un’autorità pubblica riconosciuta quando si è dentro o in prossimità dell’acqua. Gli ausili per il nuoto gonfi di aria ed i giocattoli di schiuma (ali d’acqua, pasta, ecc) non sono progettati per mantenere i nuotatori da annegamento e non devono essere sostituiti all’equipaggiamento di sicurezza approvato.
I bambini devono essere costantemente supervisionati da un adulto se sono in vicinanza dell’acqua, includendo la spiaggia, le piscine e gli stagni. I bambini devono essere sorvegliati, nel raggio di un braccio, anche quando sono vicino a bagni e a vasche da bagno.
Se si sospetta che una persona abbia subito un annegamento o sia in difficoltà in acqua, è fondamentale agire rapidamente e in modo sicuro per fornire soccorso. Ecco cosa dovresti
Ricorda sempre di richiedere aiuto professionale il prima possibile e di continuare a fornire il soccorso in base alle tue capacità e alla situazione specifica. La prontezza, l’addestramento e la calma sono fondamentali per fornire il soccorso in modo efficace e sicuro in caso di sindrome di annegamento.
Comunemente nota come PLS, è una posizione di primo soccorso utilizzata per posizionare una persona cosciente o incosciente in modo da garantire una via aerea aperta e favorire il drenaggio delle vie respiratorie nel caso in cui sia in stato di incoscienza e potenzialmente vomiti o abbia delle secrezioni. Questa posizione viene spesso utilizzata quando si tratta di una persona che non respira normalmente o che ha perso conoscenza, ma è ancora in grado di respirare.
La PLS è un’importante misura di primo soccorso che può essere applicata in diversi contesti, inclusi incidenti, avvelenamenti o situazioni in cui è necessario mettere il paziente in una posizione di recupero fino all’arrivo dell’aiuto medico. Seguire la PLS può aiutare a prevenire il soffocamento e garantire che le vie aeree del paziente rimangano aperte e consentano una ventilazione adeguata.
La posizione laterale di sicurezza è una manovra di primo soccorso fondamentale che può aiutare a proteggere la persona in difficoltà e garantire la sua sicurezza fino a quando l’aiuto professionale non è disponibile.
La posizione laterale di sicurezza permette di evitare il rischio di soffocamento per ostruzione delle vie respiratorie, il che può avvenire, in particolare, se la persona è supina e priva di coscienza.
La PLS permette all’infortunato di respirare liberamente proprio perché impedisce alla lingua di scivolare verso la gola e, in caso di vomito, i liquidi non vanno ad ostruire le vie aeree ma scorrono verso l’esterno del cavo orale.
Redazione OssNews24
Fonte: www.msdmanuals.com / www.ospedalebambinogesu.it
Immagine: Di sv:User:Hibernate – Leone & Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3534893
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Fonte: NurseTimes
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