Infermieri, professionisti indispensabili per la salute della sanità pubblica, da circa un anno sono stati considerati eroi. Eroi che hanno combattuto e stanno combattendo ogni giorno una guerra contro “il nemico invisibile”.
Ora quasi alla fine, ad essere invisibile non è più il nemico ma sono gli stessi infermieri che si sono battuti affinché questo periodo drammatico finisse.
In Calabria in questi giorni si sta decidendo sul destino di questi infermieri che lavorano da circa un anno con contratti inadeguati ( co.co.co) , in reparti ad alto rischio ,senza avere riconosciuta nessuna eventuale malattia, infortunio, bonus COVID (come previsto per legge decreto 22 marzo 2021 n.41) e/o disoccupazione nel caso non ci sia più bisogno di “loro”.
Stiamo parlando di professionisti che hanno accettato di combattere questa battaglia quando ancora non erano disponibili ne vaccini ne cure, e hanno accettato lo stesso li dove molti hanno rifiutato. Ed è proprio verso la fine di questa battaglia che rischiano la perdita del lavoro senza avere nessun tipo di onore riconosciuto.
È da circa un anno che si aspetta per la conversione di questi contratti, per loro tutela, tuttavia ancora dopo tanto lavoro i loro sacrifici non sono stati presi in considerazione, bensì restano spettatori di altre assunzioni senza farne parte.
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