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Chieste applicazione di Legge Lorenzin e istituzione di Area socio-sanitaria: la soddisfazione degli oss

Lo ha fatto l’onorevole Antonio Tasso attraverso un’interrogazione al premier Conte e al ministro Speranza. La lettera di SHC OSS Puglia.

Il parlamentare Antonio Tasso (foto) ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione al premier Giuseppe Conte e al ministro della Salute, Roberto Speranza, chiedendo, tra le altre cose, l’applicazione della Legge Lorenzin (n. 3/2018) attraverso l’istituzione dell’Area cocio-sanitaria. Iniziativa apprezzata da Antonio Squarcella, segretario SHC OSS Puglia, che ha scritto all’onorevole Tasso la seguente lettera.

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Egregio Onorevole Antonio Tasso,
con lʼemergenza Covid-19 è stata messa in evidenza la vera criticità del profilo dellʼoperatore socio-sanitario (oss), la figura che opera in molte strutture assistenziali e che assiste gli utenti fragili nelle varie attività quotidiane. Vorremo ricordare che ad oggi questa figura professionale, che affianca sia medici che infermieri, non ha ancora ottenuto quella giusta riconoscenza politico/sociale data la mancata applicazione della legge 3/18 (Area Socio-sanitaria), essendo ad oggi definita figura “tecnica”, o peggio ancora di “interesse Sanitario”.

La Federazione nazionale OSS M.I.G.E.P. sta implementando un tavolo tecnico con la Opi nazionale (Ordine nazionale degli infermieri) per la revisione formativa dell’oss per rivalutare mansioni che entrano in contrasto con questa figura.

Inoltre vogliamo evidenziare una problematica a livello nazionale dei moltissimi operatori socio-sanitari che operano nell’Integrazione Scolastica in supporto ai bambini disabili e che il sindacato di categoria OSS SHC ha diverse volte denunciato e fatto pressante richiesta di intervento mirato evidenziando però la totale assenza di sostegno da parte delle istituzioni locali oltre a quelle delle varie cooperative ed enti che gestiscono questi tipi di servizi alla persona disattendendo la loro contingenza lavorativa e procrastinarla allʼinfinito senza sapere che chi ci va a rimettere sono le famiglie dei lavoratori compresi quelle degli utenti assistiti.

Le scriventi ritengono necessario dare risalto e trovare delle soluzioni adeguate affinché questi operatori sociosanitari possano trovare la loro tutela attraverso leggi che vadano a indicare il rispetto professionale e un riconoscimento del loro lavoro nell’ambito scolastico con tutti i meccanismi che sono riusciti a ottenere altre categorie professionali.

Redazione InfoNurse

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