Coronavirus, Comellini (Sindacato dei Militari): per garantire massima sicurezza e impedire l’esercizio abusivo della professione la Sanità militare eviti di impiegare infermieri non iscritti all’ordine

Luca Marco Comellini, Segretario Generale del Sindacato dei Militariha dichiarato:

Ai nove italiani in rientro dalla Cina che in queste ore sono stati posti in quarantena presso il Policlinico Militare di Roma, Celio, sia garantita l’assistenza sanitaria professionale e qualificata come richiede la legge. La Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (FNOPI) vigili attentamente.

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Voglio augurarmi che almeno in questa particolare è delicatissima occasione la Direzione del Celio possa attuare una attenta selezione del personale da destinare all’assistenza sanitaria dei nostri connazionali, evitando di impiegare quegli infermieri militari o personale della Croce Rossa non iscritti all’Ordine professionale, come previsto dalla legge 43/2006 e dalla legge 3/2018, al fine di non far loro commettere il reato di esercizio abusivo della professione sanitaria.

L’iscrizione all’Albo professionale anche per gli infermieri militari è il requisito indispensabile per poter esercitare la professione sanitaria. Infatti, lo scorso 12 marzo 2019, per cercare di contrastare il fenomeno dell’esercizio abusivo della professione da parte degli infermieri militari, abbiamo presentato una denuncia all’autorità giudiziaria.

Le indagini, svolte dai Carabinieri per la Marina Militare, hanno accertato, come risulta dagli atti a quella data, l’esistenza di un rilevante numero di infermieri militari non iscritto all’ordine professionale. Tuttavia, il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, dott.ssa Nespola, ha ritenuto di dover chiedere l’archiviazione sul presupposto dell’esistenza di una deroga introdotta dalla legge finanziaria del 2019 che a nostro avviso, confortati dall’autorevole parere della FNOPI, Ente di vigilanza sulle professioni infermieristiche presso il Ministero della Salute, è errato.

A seguito della nostra motivata opposizione alla richiesta di archiviazione formulata dal PM, dott.ssa Nespola, il prossimo 7 aprile, davanti al Giudice per le indagini preliminari, dott. Livio Sabatini, si svolgerà l’udienza del procedimento contro ignoti per il reato di cui all’articolo 348 c.p. (esercizio abusivo di una professione) che ci vede parte offesa. Il Sindacato dei Militari sarà rappresentato dall’avvocato Giulio Murano del Foro di Roma.

L’udienza sarà determinante per chiarire una volta per tutte che gli infermieri militari hanno gli stessi obblighi e responsabilità penali di quelli civili, seppure il loro inquadramento giuridico ancora oggi risulta essere differente e penalizzato dalle regole dell’amministrazione militare.”

Redazione

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