”Una esclusione immotivata, dettata forse dall’opinione che la FIALS ER ha sempre esternato criticità in merito alla gestione della sanità, alle liste di attesa e alla gestione economica dei bilanci della Regione” chiosa Mincuzzi.
La FIALS ER sostiene infatti che “La Sanità emiliano-romagnola è passata dal livello di eccellenza a quello di prossimità al commissariamento, tra disorganizzazioni e sprechi. I servizi sono peggiorati sia qualitativamente che rispetto alla quantità e ai tempi di erogazione. Al dicembre scorso si contavano circa 1.175.816 prestazioni in lista di attesa in Regione, mancano medici, infermieri e OSS. I bilanci sono in rosso, nel 2021 sono stati chiusi con un buco da circa 812 milioni e non si sa dove trovare i soldi per l’anno in corso. Un buco profondo che potrebbe portare al commissariamento la Regione ER”.
“Si registrano infatti – continua – da parte dell’Assessorato alla Salute circolari emanate e poi dopo poco ritirate, decisioni assunte e poi ribaltate, con ricadute evidenti sulla salute di chi in ospedale lavora e chi dell’ospedale ha bisogno in quanto paziente. Riteniamo che l’Assessore abbia infatti dato troppo spazio al privato a spese del pubblico, col risultato che il primo ha i bilanci in attivo a spese del secondo”.
Secondo l’O.S ci sarebbero “rapporti privilegiati con alcune organizzazioni sindacali e soprattutto una immotivata accidia con la FIALS ER con il tentativo di escluderla dai tavoli di trattativa regionali”.
Questo il motivo per cui la Fials ha dovuto inviare addirittura una DIFFIDA LEGALE al Governatore Bonaccini ed allo stesso Assessore Donini. La regione ora rischia un contenzioso in Tribunale per condotta antisindacale, un’altra tegola per Donini.
“La FIALS – conclude Mincuzzi – non esclude inoltre iniziative di pubblica protesta e di mobilitazione contro le modalità di gestione delle relazioni sindacali da parte dell’Assessore Donini, che non ha inteso rispettare le regole fissate dal contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto sanità, ma soprattutto l’importanza di investire nell’ambito socio sanitario (ovviamente principalmente nella sanità pubblica) guardando meno al privato accreditato e soprattutto reintegrando gli organici di personale sanitario degli Enti e Aziende del S.S.R. e sanando i bilanci in rosso.
Redazione InfoNurse
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