Negli Stati Uniti è una vera e propria epidemia, che provoca oltre 100mila morti l’anno. Ma ora anche in Italia è scattato l’allarme Fentanyl, oppioide sintetico 80 volte più potente della morfina, dopo l’analisi di una dose di eroina venduta a Perugia e contenente il 5% della pericolosa sostanza. Il Sistema nazionale di allerta rapida, coordinato dal Dipartimento per le politiche antidroga (Dpa), si è dunque attivato.
Si è messo quindi in moto il nuovo Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici, che prevede l’invio dell’allerta anche a tutte le forze di polizia e a tutte le amministrazioni competenti affinché sia rafforzata la rete di monitoraggio territoriale e aumentata l’attenzione in tutti i settori potenzialmente esposti. Il Piano era stato presentato lo scorso 12 marzo dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.
Come si legge in una nota, il Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe, istituito nel 2009 dal DPA e gestito operativamente con l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), opera grazie alla collaborazione della Direzione centrale per i servizi antidroga, di una rete di laboratori di polizia scientifica e tossicologia clinico-forense, nonché di centri antiveleno, oggi in fase di ulteriore rafforzamento, in grado di individuare tempestivamente su tutto il territorio nazionale i fenomeni potenzialmente pericolosi per la salute pubblica correlati alla comparsa di nuove sostanze psicoattive e alle nuove modalità di consumo di sostanze stupefacenti classiche.
Il ministero della Salute è sceso in campo con una nota firmata dal direttore alla Prevenzione, Francesco Vaia, e inviata alle Regioni per segnale l’innalzamento dell’allerta per il Fentanyl in Italia al livello 3. La nota chiede agli assessorati alla Sanità delle Regioni e delle Province autonome di diramare le informazioni con urgenza ai Dipartimenti per le dipendenze e dei Servizi pubblici per le dipendenze (SerD) delle Asl e alle Comunità terapeutiche, nonché al personale socio-sanitario.
“Dopo un test colorimetrico sul posto il campione è stato successivamente analizzato dal laboratorio di Medicina legale. I risultati analitici ricevuti in data 24 aprile 2024 hanno identificato nel campione Fentanyl (5%), eroina (50%), codeina (30%) e diazepam (15%)”, si legge nel documento.
Redazione InfoNurse
Fonte: Nurse Times
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