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Ferma presa di posizione dell’Opi di Rovigo sul caso dell’infermiere aggredito a Porto Viro

“Tolleranza zero per l’aggressore e massima solidarietà per il professionista sanitario”.


“Serve un impegno sinergico fra tutte le forze in campo perchè certe situazioni non si ripetano”

ROVIGO – Di fronte all’ennesimo nuovo episodio inqualificabile di aggressione al personale sanitario, in questo caso ai danni di un infermiere dell’ospedale Casa di Cura Madonna della Salute di Porto Viro, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche della provincia di Rovigo esprime la propria solidarietà e vicinanza al professionista coinvolto e, al contempo, condanna senza mezzi termini quanto accaduto.

“Ancora una volta – afferma il presidente dell’OPI di Rovigo, Denis Piombo – ci troviamo davanti a una situazione indicibile di violenza e aggressione nei confronti di un professionista sanitario impegnato nel proprio lavoro. Come rappresentanti dell’Ordine esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza al collega aggredito e a tutto il personale che ogni giorno opera in prima linea. Purtroppo quello della violenza, sia essa fisica che verbale, è un triste e ingiustificato fenomeno che si manifesta in tutto il territorio nazionale e che per questo deve essere fortemente combattuto attraverso la tolleranza zero, pene chiare e severe da parte delle autorità preposte”.

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“La nostra Federazione nazionale – precisa il presidente provinciale degli infermieri – già da diverso tempo è in prima linea nel cercare di prevenire, eliminare e debellare questo trend che, numeri alla mano, dimostra come gli infermieri, per il proprio ruolo di vicinanza alla cittadinanza, siano le figure professionali più colpite. L’Ordine si è sempre fatto promotore di campagne di sensibilizzazione evidenziando la necessità di un dialogo costruttivo con tutti gli attori istituzionali in campo. Per questo mi associo a chi chiede unità di intenti, confronto e concretezza affinché gli operatori sanitari si sentano tutelati e sicuri”. 

“Ritengo – conclude Piombo – sia assolutamente fondamentale, anche a livello locale, fare seguire le parole ai fatti. Serve un impegno sinergico per fare rispettare chi, col proprio lavoro, aiuta il prossimo. Il messaggio deve essere chiaro, l’infermiere per natura professionale è un alleato del cittadino e non deve mai essere il bersaglio verso cui riversare la propria rabbia o frustrazione”.

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