Fials: bando Arpab “Logica discutibile nella gestione delle risorse umane da parte della direzione e dell’assessorato all’ambiente”.
“Il bando dell’Arpab per l’assunzione trimestrale di tecnici viola l’accordo sottoscritto in Regione ed esprime una logica discutibile nella gestione delle risorse umane”. A sollevare il caso, contestando le decisioni del direttore generale Antonio Tisci è la segreteria regionale della Fials.
“Vista l’impossibilità di espletare i concorsi previsti per l’emergenza Covid – ricorda Luciana Bellitti – avevamo sottoscritto un accordo con l’assessore all’Ambiente Rosa per prorogare fino al 31 marzo i contratti degli interinali in scadenza con il 2020. E invece una parte di questi precari sono stati rimandati a casa per bandire un avviso pubblico per soli titoli di appena tre mesi, rinnovabile al massimo per altri tre”.
“Una scelta ingiusta e sbagliata” – sottolinea la segretaria regionale della Fials – ”Perché il problema sollevato, il superamento del tetto dei 36 mesi che impone la stabilizzazione, non sussiste per due distinti ordini di ragioni. Da una parte, infatti, c’è stata un’interruzione della continuità di servizio nel 2019, dall’altra il DPCM che blocca i licenziamenti sospende i termini dei lavoratori precari trattenuti in servizio in questo quadro. E in ogni modo nel lavoro interinale il titolare del rapporto di lavoro non è la Regione ma la Manpower, che fornisce il personale”.
“E così” – prosegue Bellitti – ”Si dividono i lavoratori tra chi resta e chi va, sprecando il patrimonio professionale di tecnici oramai esperti da sostituire con nuove entrate che non avrebbero neanche il tempo di costruirsi un’esperienza adeguata”.
“Anche sui criteri del bando” – aggiunge la responsabile della Fials – ”C’è da ridire: le fasce di punteggio per i titoli di studio sono troppo larghe e quindi “penalizzano” i più bravi. Così come è da contestare la decisione di privilegiare, a parità di punteggio, solo il candidato più giovane”.
Per tutte queste ragioni la Fials chiede la revoca del bando, la riammissione in servizio dei precari mandati a casa e la sottoscrizione in sede regionale di un nuovo accordo di proroga visto il prolungamento dell’incertezza dei tempi di espletamento del concorso a causa del protrarsi dell’emergenza Covid.
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