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Sentenza storica in favore di un’infermiera statunitense: 41 milioni di dollari di risarcimento

Vittoria storica per l’infermiera Filippino-Americana Maria Gatchalian: conquista $ 41,49 milioni in una sentenza contro Kaiser Foundation Hospitals. Una sentenza che evidenzia le storture di un sistema sanitario che mette in primo piano i profitti rispetto alla salute dei pazienti

La dottoressa Maria Gatchalian, un’infermiera di origini filippine residente negli Stati Uniti, ha recentemente ottenuto una vittoria legale di proporzioni notevoli. La Corte Superiore di Los Angeles ha emesso una sentenza a suo favore contro l’ex datore di lavoro, Kaiser Foundation Hospitals e Kaiser Foundation Health Plan Inc., assegnandole un risarcimento di $ 41,49 milioni.

La sentenza, pronunciata lunedì da una giuria della Corte Superiore di Los Angeles, ha garantito a Gatchalian un totale di $11,49 milioni in danni compensativi, di cui $9 milioni per il trauma emotivo subito e $30 milioni in danni punitivi.

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La vicenda che ha condotto a questa causa legale risale al 2019, quando, dopo tre decenni di servizio come infermiera registrata e caposala presso l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Woodland Hills Kaiser Permanente a Los Angeles, Gatchalian è stata licenziata per una violazione minore delle norme aziendali.

Nel corso del processo, Gatchalian aveva sostenuto che il suo licenziamento era stato un atto di rappresaglia. Questo a seguito delle sue preoccupazioni sollevate sulla qualità dell’assistenza e sulla sicurezza dei pazienti, principalmente a causa della presunta carenza di personale presso Kaiser.

L’infermiera durante il processo aveva dichiarato di aver più volte sollevato le sue preoccupazioni al management dell’azienda sanitaria sulla qualità dell’assistenza e sulla sicurezza dei pazienti, principalmente derivanti dalla presunta carenza di personale.

Gatchalian aveva affermato che la direzione della Kaiser l’aveva ripetutamente scoraggiata dal presentare reclami formali attraverso il normale processo. DeRubertis, avvocato dell’infermiera, aveva affermato che ciò era stato fatto in modo che Kaiser potesse evitare di condurre un’indagine e intraprendere azioni correttive.

La difesa di Kaiser aveva sostenuto che Gatchalian avesse appoggiato i piedi nudi su un dispositivo medico destinato a neonati malati o prematuri, comportamento ritenuto inaccettabile, specialmente nel suo ruolo di caposala. Kaiser aveva dichiarato di aver perso fiducia in lei e di aver preso la decisione di licenziarla.

Durante il processo, diversi testimoni hanno corroborato le affermazioni di carenza di personale presso la struttura ospedaliera, affermando che durante il processo la struttura era presidiata.

L’avvocato di Gatchalian, aveva argomentato che i problemi di personale nel settore sanitario sono direttamente collegati alla qualità dell’assistenza.

“Maria ha avuto il coraggio di sollevare preoccupazioni sulla sicurezza dei pazienti, ma Kaiser ha cercato di zittirla”, ha dichiarato deRubertis a Inquirer.net. “Questa giuria diligente ha parlato a chiare lettere dicendo a Kaiser che deve mettere i pazienti al di sopra dei profitti”.

Si sa, il sistema sanitario americano è differente da quello italiano, cura ma con un occhio particolare ai profitti, incidendo in questo caso particolare sulla spesa del personale. Ma allora esiste un sistema sanitario più giusto rispetto ad un altro?

Forse la risposta sta nel mezzo: basterebbe abbassare (o eliminare) l’asticella del profitto in favore della qualità delle cure e della soddisfazione lavorativa del personale. Il nostro sistema sanitario resta senza ombra di dubbio tra i migliori al mondo.

Giuseppe Papagni

Fonte: Nurse Times

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Redazione InfoNurse

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