Riceviamo e pubblichiamo la nota firmata da Nursing up, CGIL, Cisl, Uil e Fenalt
Mai come in questo periodo lavorare in sanità è diventato insostenibile, l’11 novembre noi saremo sotto Il Palazzo della Regione in P.zza Dante con un presidio di lavoratori dalle ore 14.00 alle ore 16.00 per denunciare e testimoniare la gravità di questo momento per la sanità trentina e per riaffermare l’importanza della Sanità Pubblica come bene di tutti.
➢ Le dimissioni di personale in Apss sono recentemente raddoppiate;
➢ Servono nuove assunzioni tramite concorsi ma anche attraverso la stabilizzazione dei tempi
determinati assunti in questo difficile periodo;
➢ Sono aumentate le giornate di malattia dei dipendenti, sintomo chiaro di carichi di lavoro e stress notevoli e prolungati, oltre che di un malessere diffuso;
➢ Sono aumentati gli straordinari e i rientri dai riposi per fare fronte alle falle organizzative, consegnando i dipendenti ad una qualità di vita pessima;
➢ Oltre 100 infermieri iscritti all’Opi di Trento hanno deciso di lavorare all’estero, dove sono meglio retribuiti ed accolti. Anche il personale Oss una volta attirato dall’Apss adesso si dimette;
➢ A livello europeo siamo al venticinquesimo posto in termini di stipendio;
➢ Sul nostro territorio abbiamo una presenza di 7,5 infermieri ogni 1000 abitanti, a fronte dei
9 mediamente presenti in Europa, dove nelle nazioni più evolute si arriva anche a 12-13;
➢ nei prossimi 8/10 anni oltre 1000 professionisti sanitari andranno in pensione e così, in percentuale, anche il personale tecnico amministrativo, bisogna fin da ora organizzarsi impostando una politica del ricambio generazionale;
➢ Serve un percorso di valorizzazione professionale per il personale sanitario e tecnico amministrativo, dando a tutti i lavoratori una prospettiva di miglioramento delle proprie condizioni professionali e retributive;
➢ Le continue esternalizzazioni e appalti a privati di servizi, evidenziano un chiaro progetto di privatizzazione della Sanità Pubblica.
➢ La sanità pubblica trentina in assenza di adeguati investimenti, continua a perdere terreno, prova ne sia che il 28% dei malati oncologici trentini ha scelto di farsi curare fuori provincia.
COMBATTIAMO TUTTI PER UNA SANITÀ PUBBLICA CHE DIA RISPOSTE AI CITTADINI E AI LAVORATORI – OCCORRONO RISORSE PER FINANZIARE E RAFFORZARE IL SISTEMA SANITARIO PROVINCIALE, PER UN PIANO STRAORDINARIO DI ASSUNZIONI, PER LA VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE, PER CORRETTE RELAZIONI SINDACALI.BASTA RASSICURAZIONI: SE NON CI SARANNO RISPOSTE CONCRETE LA MOBILITAZIONE CONTINUERÀ”.
Redazione InfoNurse
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