Lo si può fare solo se abbiamo prontezza sulla situazione.
Per questo credo che parlare di sanità con cognizione di causa non è per tutti, specie se chi organizza proteste o eventi non vive la quotidianità del territorio.
Vi dico come la penso anche se il mio pensiero è in controtendenza rispetto al bisogno di assistenza da parte della popolazione; lo faccio perché sono realista e voi cittadini e lavoratori che mi leggete non dovete farvi raggirare dai dinosauri della politica.
1. La crisi delle strutture sanitarie è nazionale, per molteplici cause che richiederebbero una riflessione molto lunga specie dal punto di vista medico/legale per molti professionisti sanitari in primis i medici.
2. Dobbiamo abituarci all’idea che curarsi nel proprio paese o città in qualsiasi branca/specialistica è improponibile vista la grave carenza di sanitari sul territorio nazionale.
3. La situazione della carenza di personale non cambierà nell’immediato, salvo che lo Stato Italiano cambi rotta rendendo le figure professionali appetibili sotto ogni punto di vista e con risultati ottimali non prima di 5 anni.
4. Rivendicare reparti o primari negli ospedali in sofferenza significa solo aumentare l’agonia dei cittadini e di quei pochi lavoratori che sono costretti a garantire turni h24 fuori da ogni regola nazionale (specie per i medici).
5. Facendo questo gioco delle tre carte, vincono loro, i dinosauri che vivono lontani dall’odore del sangue e dalla sofferenza che si vive nelle corsie degli Ospedali Italiani.
6. Le carenze e i reparti non funzionanti alimentano l’odio dei cittadini nei confronti dei sanitari e le statistiche delle denunce per infortuni parla chiaro.
7. I Direttori delle unità operative e i Direttori generali, Sanitari e Regionali su scala nazionale soffrono in silenzio e cercano senza ne capo e ne coda una soluzione che ahimè non esiste.
8. Le direzioni generali andrebbero affidati a manager di successo e le direzioni sanitarie agli attuali direttori generali, perché solo un bravo manager saprà gestire aziende sanitarie con migliaia di lavoratori e saprà gestire l’economia di un’azienda e solo un bravo medico saprà collaborare con un manager sulla spesa sanitaria, valutare l’importanza di un farmaco o di un apparecchiatura elettromedicale.
9. Le Regioni dovrebbero essere valutate a livello nazionale per il loro operato sul territorio di appartenenza.
Anche qui potrei continuare ma mi limito su quello che si dovrebbe fare nell’immediato.
Marco Bigherati
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