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L’Asl Città di Torino destina un solo infermiere vaccinatore ogni due medici

Nursing Up: ”Una direttiva incomprensibile che crea solo maggiore caos: va ritirata immediatamente

Con una nota della direzione sanitaria del 6 maggio 2021. l’Asl Città di Torino ha preso la decisione unilaterale di ridefinire l’assetto delle squadre vaccinali nei vari punti di somministrazione, passando da un medico e un infermiere ad un infermiere ogni due medici. Si tratta di una decisione davvero incomprensibile, oltretutto imposta senza alcun confronto con i sindacati, che non apporta nessun beneficio al processo di vaccinazione, crea maggiore confusione per i continui spostamenti, e determina un maggior carico di lavoro per gli infermieri diminuendo nel contempo per i colleghi la possibilità di esprimere la propria professionalità e preparazione al fianco del medico, nel processo di valutazione preventivo, che prevede un costruttivo scambio di opinioni professionali prima di effettuare il vaccino. Insomma, è una grave violazione della prerogativa professionale degli infermieri che vengono trasformati in meri “automi inoculatori” costretti a saltare da un box a un altro al susseguirsi dell’arrivo dei cittadini.

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Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, chiede l’immediata sospensione di tale delibera, e un successivo confronto con la direzione dell’Asl città di Torino per verificare quale siano le reali necessità nella costruzione di squadre vaccinatori coerenti con le necessità di salute dei cittadini che vanno a vaccinarsi.

Il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri e il dirigente sindacale Nursing Up dell’Asl Città di Torino, Fausto Russo, sottolineano: “La decisione dell’Asl Città di Torino di cambiare le squadre vaccinatori imponendo un solo infermiere ogni due medici non ha alcuna ragione né pratica né razionale. Non serve a risparmiare tempo, non migliora il confronto con il cittadino prima del vaccino, crea solo maggiore stanchezza, confusione e carico di lavoro per l’infermiere. Non comprendiamo il perché di tale decisione, presa oltretutto senza alcun confronto. L’Asl Città di Torino sospenda subito tale direttiva e ci convochi per un colloquio per la creazione di squadre vaccinali coerenti e correttamente retribuite. Ricordiamo infatti che l’Asl Città di Torino non ha ancora applicato l’accordo regionale e nazionale sulle prestazioni aggiuntive che coinvolge tutti i lavoratori del settore. Un fatto incomprensibile. È ora che si metta fine a questa situazione in cui vi è una totale e inspiegabile assenza di rispetto delle regole stabilite e degli accordi presi”.

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