Riprendiamo interamente il testo apparso su un blog Assocarenews.it (link www.assocarenews.it)
Il fatto è accaduto in Emilia Romagna qualche tempo fa, ma è stato reso noto solo oggi. Un Infermiere è stato dapprima sospeso dall’incarico e costretto a ferie coatte, poi trasferito di reparto. Il fatto è piuttosto grave perché avvenuto durante una emergenza in Pronto Soccorso. A nulla è servita la difesa del suo sindacato. A denunciarlo all’azienda il Medico in servizio che aveva chiesto a due infermieri di reperire una vena ad un ventenne dopo incidente in moto. Il ragazzo era entrato in PS in codice rosso. Oggi il collega si occupa di altro e ha smesso di fare l’Infermiere, dopo un breve periodo da Coordinatore.
Preso probabilmente dalla concitazione o incapace di capire il danno, il collega ha stretto un laccio emostatico al collo del malcapitato nel tentativo di reperire un accesso venoso su giugulare (che resta un atto medico). Il ragazzo era intriso di sangue e aveva il volto tutto tumefatto dopo un impatto frontale contro un ponte stradale. Ed era super-obeso.
Dopo una serie di tentativi di reperire un accesso venoso la furbata dell’oramai ex-Infermiere: laccio al collo e giugulare pronta all’uso. Per fortuna il tentativo è stato subito bloccato dal Medico di Pronto Soccorso, che ha tolto il laccio e preso letteralmente a calci l’operatore, chiedendogli tra le urla di lasciare la sala emergenze.
Della questione se ne discute da tempo nell’ospedale emiliano-romagnolo e molti ci hanno ricamato su. La sospensione, il chiacchiericcio e la sua breve esperienza (deludente) da Coordinatore Infermieristico hanno spinto il collega a cambiare lavoro. Oggi si occupa di sanità, ma non agisce direttamente sui pazienti.
A nulla sono servite le giustificazioni del suo sindacato. I colleghi hanno confermato l’accaduto e altre anomalie.
Il ragazzo alla fine si è salvato, per fortuna non si era accorto di nulla. Ha rischiato di morire 2 volte.
L’ex-Infermiere, al contrario, ha continuato nella sua spocchiosità a difendersi e ad arrampicarsi sugli specchi per tanto tempo, fino a che di fronte ad una denuncia per mobbing (quando era Coordinatore) ha deciso di cambiare lavoro.
E’ rimasto spocchioso, ma almeno non rischia più di far male a nessuno.
Senza parole, restiamo basiti per quanto accaduto”.
Francesco Greco
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