Dopo la sospensione dei ricoveri di ieri per “saturazione della capacità ricettiva”, ad eccezione dei codici rossi disposta dal management del nosocomio, oggi la lettera di infermieri e operatori sanitari.
Gli infermieri denunciano un clima di continue “malversazioni gratuite” che creano enorme stress con rischio di bur-out.
“Gli scriventi infermieri e Oss del Pronto Soccorso ancora una volta devono constatare con grande amarezza che sono venute meno le condizioni di fiducia e di rispetto nei confronti del responsabile dell’UOC – recita la lettera – È ormai prassi quotidiana la mortificazione e la vessazione del personale in un clima di continue malversazioni gratuite mentre nulla viene messo in campo per migliorare la situazione di enorme stress lavorativo che da mesi grava sugli operatori. Invece non si perde occasione per creare problemi pretestuosi che producono grave disagio e impattano in modo estremamente negativo sulle prestazioni del personale. Ancor più grave è la continua e quotidiana guerra messa in campo nei confronti della nostra coordinatrice, alla quale già in una precedente occasione avevamo espresso il nostro pieno e incondizionato sostegno e che riaffermiamo con totale convinzione in questa sede. Chiediamo che si intervenga in modo preciso per ripristinare un clima sereno e di collaborazione in un reparto nevralgico dove gli operatori sono in burn-out e anche la salute personale viene messa a rischio”.
Un disagio che vivono migliaia di infermieri impegnati nei pronto soccorso italiani. Qualche giorno fa, dopo la condanna dell’infermiere di triage del P.S. di Orbassano, tutti gli infermieri hanno chiesto il trasferimento verso altre realtà lavorative.
Complice il sovraffollamento e la mancata organizzazione territoriale, tutto il mondo del soccorso è in una condizione di profonda crisi con una fuga di professionisti verso altre realtà lavorative. Basterà l’indennità proposta nell’ultima contrattazione?
Dopo la sospensione dei ricoveri di ieri per “saturazione della capacità ricettiva”, ad eccezione dei codici rossi disposta dal management del nosocomio, oggi la lettera di infermieri e operatori sanitari.
Gli infermieri denunciano un clima di continue “malversazioni gratuite” che creano enorme stress con rischio di bur-out.
“Gli scriventi infermieri e Oss del Pronto Soccorso ancora una volta devono constatare con grande amarezza che sono venute meno le condizioni di fiducia e di rispetto nei confronti del responsabile dell’UOC – recita la lettera – È ormai prassi quotidiana la mortificazione e la vessazione del personale in un clima di continue malversazioni gratuite mentre nulla viene messo in campo per migliorare la situazione di enorme stress lavorativo che da mesi grava sugli operatori. Invece non si perde occasione per creare problemi pretestuosi che producono grave disagio e impattano in modo estremamente negativo sulle prestazioni del personale. Ancor più grave è la continua e quotidiana guerra messa in campo nei confronti della nostra coordinatrice, alla quale già in una precedente occasione avevamo espresso il nostro pieno e incondizionato sostegno e che riaffermiamo con totale convinzione in questa sede. Chiediamo che si intervenga in modo preciso per ripristinare un clima sereno e di collaborazione in un reparto nevralgico dove gli operatori sono in burn-out e anche la salute personale viene messa a rischio”.
Un disagio che vivono migliaia di infermieri impegnati nei pronto soccorso italiani. Qualche giorno fa, dopo la condanna dell’infermiere di triage del P.S. di Orbassano, tutti gli infermieri hanno chiesto il trasferimento verso altre realtà lavorative.
Complice il sovraffollamento e la mancata organizzazione territoriale, tutto il mondo del soccorso è in una condizione di profonda crisi con una fuga di professionisti verso altre realtà lavorative. Basterà l’indennità proposta nell’ultima contrattazione?
Redazione InfoNurse
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