Questi infermieri, circa un centinaio, erano stati selezionati tramite una manifestazione di interesse per sostituire il personale assente a vario titolo, tra cui malattie, infortuni, gravidanze, e aspettative.
Nonostante fossero stati rassicurati della durata del rapporto lavorativo, di circa due anni, e del possibile ricorso ad un periodo di pausa tra un incarico e l’altro, i lavoratori sono stati informati dopo nemmeno due mesi che l’azienda non intendeva più procedere con le sostituzioni.
Il gruppo degli infermieri precari, indignato e sgomento per la situazione, ha espresso il proprio sdegno riguardo al trattamento ricevuto da parte dell’azienda e ha denunciato la mancanza di rispetto nei confronti delle persone coinvolte, molte delle quali hanno lasciato un contratto indeterminato nel settore privato per lavorare presso l’ospedale.
In molti casi, le lavoratrici titolari, finiti i tre mesi di maternità obbligatoria, non sono comunque rientrate a lavoro, ciò avrebbe dovuto comportare la prosecuzione della sostituzione, ma nonostante ciò, l’azienda ha comunque proceduto con il licenziamento dei lavoratori precari.
La decisione dell’AOU Dulbecco ha suscitato indignazione e critica da parte dei lavoratori e del pubblico, con molti che considerano questa situazione come una dimostrazione di mancanza di rispetto verso coloro che si dedicano al servizio degli altri, soprattutto in un settore così delicato come quello della sanità.
Sperando che qualcuno possa raccogliere il grido di aiuto degli infermieri, la questione rimane irrisolta, con il futuro di decine di lavoratori appeso ad un filo e l’azienda che sembra non avere intenzione di dare una spiegazione ufficiale alla propria decisione.
Redazione Nurse Times
Fonte: Nurse Times
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