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Licenziamento di un lavoratore disabile all’Istituto Padri Trinitari di Venosa: ferma condanna di Fials Potenza

Fials Potenza manifesta profonda preoccupazione per il grave episodio segnalato all’Istituto Padri Trinitari di Venosa, dove, secondo quanto riportato, un lavoratore disabile sarebbe stato licenziato con la motivazione di “inidoneità permanente alla mansione”. Se confermato, questo provvedimento, drastico e apparentemente immotivato, colpirebbe un lavoratore già in una situazione di vulnerabilità e solleverebbe seri interrogativi sulle politiche di gestione del personale adottate dall’istituto.

“È inaccettabile che un’azienda, anziché cercare soluzioni inclusive e sostenibili, possa adottare un approccio rigido e punitivo nei confronti di un dipendente disabile – dichiara Giuseppe Costanzo, segretario generale provinciale di Fials Potenza -. Un licenziamento del genere non solo rappresenterebbe un’ingiustizia profonda, ma rischierebbe di configurarsi come un atto di vera e propria discriminazione”.

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Fials Potenza esprime piena solidarietà al lavoratore coinvolto e sottolinea che, se le informazioni dovessero essere confermate, la gestione delle risorse umane all’interno dell’istituto sarebbe caratterizzata da atteggiamenti severi e poco concilianti. “L’azienda dovrebbe adottare un atteggiamento di valorizzazione del personale, anziché ricorrere a metodi di gestione rigidi che non tengono adeguatamente conto delle esigenze dei lavoratori”, aggiunge Costanzo.

In questo contesto Fials Potenza ribadisce la necessità di un dialogo serio e costruttivo con la direzione dell’Istituto per garantire che episodi simili non si ripetano e che vengano adottate misure a tutela dei diritti dei lavoratori, in particolare dei più vulnerabili.

Fials Potenza chiede un intervento immediato delle autorità competenti per verificare la legittimità del provvedimento segnalato e per garantire il rispetto del diritto al lavoro, senza alcuna forma di discriminazione. Fials Potenza si augura che venga fatta piena luce su questo caso e che, qualora le segnalazioni fossero confermate, il lavoratore venga reintegrato al più presto nelle sue funzioni.

Redazione InfoNurse

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