Nurse navigator: un termine inglese che sta ad individuare la figura infermieristica che guida il paziente in un percorso personalizzato e dedicato di cura. Un ruolo nuovo e di recente introduzione in Italia, ancora poco conosciuto, e principalmente presente nei percorsi oncologici.
Una figura professionale altamente specializzata con un incarico cruciale per le persone con diagnosi di tumore. Di seguito i nurse navigator del nascente Cancer Center dell’IRCCS Ospedale San Raffaele delineano gli aspetti professionali e assistenziali della loro figura professionale.
Il nurse navigator è un infermiere con competenze cliniche specifiche nel proprio ambito di lavoro (Disease Unit, Unità Operativa, equipe) che garantisce un’assistenza personalizzata al paziente oncologico (e non oncologico in alcuni casi) attraverso un continuum assistenziale, che si sviluppa dal primo accesso ambulatoriale fino al momento della dimissione e il successivo follow up.
Gli obiettivi del nurse navigator sono principalmente due:
Il nurse navigator si occupa di preparare e facilitare il percorso di cura, accompagnando il paziente fin dal primo momento. Provvede a contattare e incontrare il paziente durante una delle prime fasi del percorso diagnostico-terapeutico, in accordo con l’equipe medica, diventandone il punto di riferimento primario durante tutto il percorso di cura.
I nurse navigator hanno un ruolo fondamentale, oltre che con il paziente, anche con i familiari o le persone di riferimento. Sono infatti le figure che si occupano di rendere più consapevoli i familiari sulla condizione del paziente, facendo comprendere le necessità e il supporto necessari per affrontare il percorso di cura nel migliore dei modi. Il ruolo del nurse navigator può essere suddiviso in tre fasi:
In ognuna di queste fasi, l’infermiere si occuperà di tutti gli aspetti assistenziali che possono facilitare e accompagnare la persona, individuando le necessità e sviluppando un percorso ad hoc.
Questa nuova figura in Italia è presente in pochi centri: all’interno del Cancer Center di Ospedale San Raffaele sono presenti otto nurse navigator per altrettante Disease Unit, le unità di cura in cui questo è suddiviso. A tendere nel tempo altre Disease Unit avranno un nurse navigator, per garantire tutta l’assistenza personalizzata necessaria ai pazienti del Centro.
Durante la prima fase di incontro con il paziente, il nurse navigator provvede all’informazione/formazione all’intervento terapeutico a cui quest’ultimo deve essere sottoposto, individuando e gestendo le possibili problematiche. È in questa fase che il paziente viene educato all’intervento, ovvero viene accompagnato in quella preparazione psico-fisica che occorre per affrontare e superare nel migliore dei modi il trattamento terapeutico scelto per lui. Questa fase può iniziare dai due ai sei mesi prima dell’intervento stesso, in base alla tipologia di malattia riscontrata.
Nella fase preparatoria vengono indagati i principali macro aspetti assistenziali di cui il paziente può avere bisogno, un percorso di pre-abilitazione fatto di:
Durante il ricovero il ruolo del nurse navigator cambia; in questa fase, infatti, il professionista diventa un supervisore delle cure del paziente e si pone come un collante tra il paziente, la sua famiglia e il team di cura, fornendo le informazioni di cui ha bisogno o la connessione con servizi e risorse di cui non è a conoscenza. Spesso è proprio il nurse navigator che valuta e gestisce la dimissione protetta del paziente.
Nel percorso post dimissioni il nurse navigator riprende ruolo attivo nel supporto al paziente, provvedendo a suggerire le strategie per migliorare la sua qualità di vita. In questa fase il ruolo dell’infermiere è quello di verificare se emergono problematiche cliniche o urgenti, attivando eventualmente consulenze post dimissione, accompagnando nel follow up. Il grande valore del nurse navigator risiede nel rappresentare un vero e proprio punto di riferimento, un navigatore che orienta, guida e all’occorrenza ricalcola il percorso delle cure.
Redazione InfoNurse
Fonte: Nurse Times
"Le infermiere e i medici dell'ospedale di Lavagna hanno assistito mio marito a casa per…
Gli agenti di polizia hanno dovuto fare ricorso al taser per immobilizzare una 27enne che…
In Veneto operano 37.195 infermieri iscritti all’albo, ma all’appello ne mancano circa 5mila. A preoccupare, però, è soprattutto…
Nel seguente comunicato stampa l'Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e il Movimento…
Valorizzare, proteggere, rispettare e investire nei nostri infermieri per un futuro sostenibile dell'assistenza infermieristica e…
Il 53% delle intervistate rinuncia all’astensione dai notturni e il 28% al congedo parentale. Per oltre un terzo orari…
This website uses cookies.