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Nursing up a Fugatti e Segnana : subito l’indennità professionale specifica per gli infermieri ed i professionisti sanitari anche in Trentino!

La legge di bilancio nazionale è stata approvata il 30 dicembre, finalmente da 100 a 110 euro al mese in più in busta paga, fissi e ricorrenti per 12 mensilità ( o poco meno se corrisposta per 13 mensilità) per la nuova indennità professionale specifica infermieristica. 

QUESTO E’ IL SUCCESSO DELLE NOSTRE BATTAGLIE NAZIONALI, CONDOTTE ANCHE NELLA NOSTRA PROVINCIA DI TRENTO

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Un successo del Nursing Up e dei colleghi che ci hanno creduto. Lo abbiamo ottenuto dopo 6 mesi di protesta, scioperando e manifestando spesso da soli, in tutte le piazze d’Italia e nella nostra Provincia di Trento, coinvolgendo politici nazionali e locali.

CONFERMATA L’INDENNITÀ PREVISTA PER LE ALTRE PROFESSIONI SANITARIE NON INFERMIERISTICHE E LE PRESTAZIONI AGGIUNTIVE PER LE ESIGENZE VACCINALI A 50 EURO L’ORA , AL NETTO DEGLI ONERI RIFLESSI .

Dobbiamo essere fieri del nostro lavoro, una splendida attività di squadra sostenuta all’unisono da tutti i dirigenti sindacali del Nursing Up e dagli infermieri che ci hanno sostenuto.

Ringraziamo ufficialmente, per aver lottato con noi, l’Associazione AADI , l’Associazione ADI , Infermieri in Cambiamento ed il sindacato COINA, l’unico sindacato ad essere sceso in campo con noi al Circo Massimo.

ORA INIZIA UN ALTRO VIAGGIO, QUELLO PER AUMENTARE L’IMPORTO DELLE NOSTRE INDENNITA’

il 30 dicembre tre importanti obiettivi della nostra lotta sono diventati legge nazionale, quindi avranno un diretto riflesso anche sulla Provincia Autonome di Trento, in quanto la legge Provinciale n.7 del 1997 prevede all’art.54 che i nostri contratti provinciali siano fatti in “armonia” con quelli nazionali:

1E’ stata riconosciuta l’ indennità professionale specifica per gli infermieri . Decorrerà da gennaio 2021 , bisognerà aspettare qualche tempo per averla, perché ci verrà corrisposta nel novero del rinnovo contrattuale 2019/2021 e per questo ci spetteranno poi gli arretrati.

2-E’ stata riconosciuta la seconda indennità che abbiamo richiesto, quella destinata ai colleghi delle professioni sanitarie, della riabilitazione, della prevenzione, tecnico-sanitarie e di ostetrica, alla professione di assistente sociale nonché agli operatori socio-sanitari. Anche in questo caso bisognerà aspettare qualche tempo per averla, perchéverrà corrisposta per via contrattuale, e per questo spetteranno gli arretrati

3Sono state previste le prestazioni aggiuntive per il personale infermieristico e per gli assistenti sanitari a 50 euro lordi onnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell’amministrazione. Qualorail numero dei professionisti in fase di assunzione per le esigenze vaccinali ( 12000 infermieri)non risulti sufficiente a soddisfare le esigenze di somministrazione dei vaccini contro il SARS-CoV-2 in tutto il territorio nazionale, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, anche in deroga ai vincoli previsti dalla legislazione vigente in materia di spesa del personale, possono ricorrere alle prestazioni aggiuntive con un aumento della tariffa oraria a 50 euro lordi onnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell’amministrazione.

Ricordiamo , da ultimo , che è stato approvato un ordine del Giorno ( il numero 9/2790-bis-AR/46) , con il quale il Governo viene impegnato a valutare l’opportunità di predisporre, nel primo provvedimento utile l’emanazione di una norma che consenta, di estendere il diritto all’esercizio della libera professione intramuraria a tutti i dipendenti del SSN appartenenti alle professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche e tecniche della riabilitazione, della prevenzione ed alla professione socio sanitaria di assistente sociale.

Ora chiediamo a Fugatti e Segnana di attivarsi celermente anche nella nostra Provincia di Trento per sostenere, recepire queste norme e/o emettere analoghe disposizioni provinciali volte ad inserire così nel novero dei contratti provinciali della sanità(Apss) ed enti locali (Apsp) le innovazioni nazionali.

L’assessora Segnana, nell’incontro che abbiamo avuto con lei il 3 dicembre 2020 in assessorato alla salute,  ha preso precisi impegni in tal senso, ora però alle parole devono seguire provvedimenti oggettivi, come quelli adottati dalla legge di bilancio nazionale.

Nella recente legge di bilancio provinciale trentina non è stato stanziato nemmeno un euro per i rinnovi contrattuali 2019/2021.

Proseguiremo le nostre iniziative per ottenere un contratto separato per i professionisti sanitari, la libera professione intramoenia, la valorizzazione di specialisti e degli esperti, il miglioramento di tutte le indennità legate alle nostre professioni, a partire dall’estensione dell’indennità malattie infettive, incentivi per i professionisti impegnati nella lotta al Covid.

Cogliamo l’occasione per augurare a tutti i professionisti sanitari trentini dei comparti un buon inizio d’anno, ora nuove battaglie ci attendono ed è giunto il tempo che le promesse dei politici si tramutino in fatti concreti, riconoscendo finalmente il valore che le nostre professioni sanitarie hanno sempre dimostrato sul campo, garantendo al cittadino un’adeguata assistenza seppur in situazioni difficili ed in carenza d’organico. 

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Redazione InfoNurse

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