Respinto ordine del giorno sulla formazione dell’Oss, Aimon: più forti e determinati, non ci fermeremo
Il 27 dicembre, durante la discussione sulla legge di bilancio 2021, è stato presentata dall’ On. MARA LAPIA, a cui vanno i nostri ringraziamenti, una richiesta al Governo per istituire misure per uniformare il percorso formativo e per migliorare le attività e le competenze della figura dell’Operatore Socio Sanitario.
Pubblichiamo alcuni passaggi dell’intervento dell’Onorevole: II nostro S.S.N. si è mostrato vulnerabile e debole di fronte alla pandemia[…]Bisognava sostenere le figure professionali sanitarie a partire dall’Operatore Socio Sanitario che è stato impegnato per mesi in prima linea difronte alla pandemia.[…]In sanità oggi è la più debole semplicemente perché non se ne occupa nessuno[…] E’ tra le nuove realtà territoriali assistenziali, domiciliari, emergenziali[…]Negli ultimi anni l’inserimento dell’O.S.S. nel mondo del lavoro e in particolare nei contesti di assistenza sanitaria e sociale del nostro paese ha fatto emergere diverse problematiche e specifiche mancanze di diversa natura.[…] Gli O.S.S. che operano nel nostro paese, secondo una recente stima, sono circa 330.000.
La loro formazione è di competenza delle Regioni e Province Autonome che provvedono all’organizzazione dei corsi e delle relative attività didattiche[…]Un sistema di istruzione a macchia di leopardo costoso e difficoltoso[…]Chiedo di istituire corsi di istruzione nazionale al fine di agevolare sia il percorso formativo che l’inserimento nel mondo del lavoro per chi intende affrontare questa formazione.[…] Abbiamo estrema necessità di questi operatori. Chiedo di valorizzarli offrendo risorse per superare la frammentarietà della formazione degl’O.S.S.. una formazione professionale che ha un esperienza avanzata ma arretrata nel nostro paese. Chiedo un allineamento uguale a quella delle altre nazioni europee. Non dobbiamo valutare l’opportunità, ma garantirla.
Purtroppo con 19 favorevoli e 271 contrari è stata ignorata la richiesta sottolineando quanto le massime cariche istituzionali non conoscano il nostro operato e quanto poco veniamo considerati nella società e nel mondo sanitario. Ultimamente si sente parlare di Area Sanitaria, ma quanto può essere importante quando alla base mancano i principi fondamentali della nostra professione, le fondamenta per far crescere la nostra categoria. Con questa bocciatura vengono messi da parte i nostri diritti per una crescita professionale e di conseguenza i diritti del malato di essere curato in maniera competente. Non ci accontentiamo di briciole e continueremo a lottare davanti alle istituzioni provinciali, regionali, nazionali e con tutti coloro, politici e non, che credono nell’Operatore Socio Sanitario per dare alla categoria il rispetto e la valorizzazione che si merita.
Luigi Pisano, Segretario A.I.M.O.N.
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