Nursing Up: insufficienza delle risorse per indennità COVID
Insufficienza delle risorse per indennità COVID e incremento risorse Regionali destinate al personale impegnato nell’emergenza COVID
IL NURSING UP, sindacato delle professioni infermieristiche, sigla maggiormente rappresentativa del Comparto Sanità, scrive la presente per richiedere un incremento, attraverso fondi dell’Assessorato Regionale alla Sanità, delle indennità speciali da riconoscere al personale in servizio durante l’emergenza COVID sul territorio della Regione Autonoma della Sardegna. Questa segreteria infatti ritiene totalmente INSUFFICIENTE E IRRICEVIBILE sia l’entità esigua delle risorse messe in campo, sia la ripartizione delle risorse presenti nel “Ipotesi di ripartizione indennità COVID”
Riteniamo che la Regione debba prendere atto che il personale sanitario in servizio presso le Aziende Sanitarie della Sardegna è risultato uno dei più colpiti in Italia dall’infezione dovuta allo svolgimento del servizio. Riteniamo, che la Regione sia cosciente del disagio creato a numerosi professionisti infermieri trasferiti, con urgenza, in Reparti Intensivi e Infettivi senza una adeguata formazione e affiancamento e che con spirito di abnegazione e nel silenzio hanno affrontato, a rischio della propria incolumità, il nuovo incarico assegnato con risultati proficui. Riteniamo che le istituzioni debbano tenere conto dei numerosi casi di professionisti in servizio presso i reparti NO COVID che si sono trovati a lavorare con scarsità di Dispositivi di Protezione Individuale con pazienti cosiddetti “grigi” o sospetti Covid+ o con positivi asintomatici. Riteniamo che una istituzione come la RAS non possa illudere i professionisti che, al fine di tutelare i propri familiari dall’infezione, sono dovuti ricorrere all’affitto di unità abitative, annunciando a mezzo stampa l’apertura di alberghi destinati al personale sanitario in servizio con i pazienti positivi e che, neanche nei territori più colpiti come il sassarese, hanno mai visto realmente la luce.
Riteniamo che la Regione Autonoma della Sardegna debba prendere atto che analoghe istituzioni nel resto d’Italia hanno stanziato premi con importi medi di 1000 euro netti ai professionisti in campo a tutela della salute dei cittadini.
Invece ci troviamo davanti ad un prospetto che tutti i professionisti infermieri hanno già catalogato come elemosina, e che rappresenta unicamente ciò che già da CCNL Nazionale spetta a questi professionisti. A questo va ad aggiunto che apprendiamo, fortemente contrariati, che la società di gestione del servizio informatico delle buste paga non ha ancora adeguato il software per l’erogazione dei 100 euro una tantum previsti dai decreti del Governo Nazionale. Questa Segreteria non è pertanto disposta, a tutela dei suoi iscritti, ad accettare l’esigua entità delle risorse messe in campo, a maggior ragione alla vigilia della fase due, dove le strutture sanitarie saranno costrette a gestire contemporaneamente sia l’ordinaria amministrazione che la prevenzione di una nuova ondata di infezioni. Non tollereremo che il passaggio degli Infermieri da “eroi” a “cornuti e mazziati” avvenga nel silenzio generale.
Pertanto questa segreteria chiede:
un immediato incremento dei fondi, attraverso risorse del bilancio regionale, al fine di garantire un adeguato riconoscimento economico ai professionisti in servizio presso le Aziende Sanitarie della RAS durante l’emergenza COVID+, ed ampliare la platea dei sanitari interessati dal provvedimento riconoscendo importi dai 100 ai 50 euro giornalieri a seconda dell’esposizione al rischio del professionista così come indicato nelle nostre precedenti richieste. Si richiede in aggiunta un indennizzo di euro 2000 a tutti quei sanitari che hanno contratto il virus durante lo svolgimento del servizio.
Sassari 27.04.2020
NURSING UP SARDEGNA
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