“Le carenze di personale di cui si sta parlando in questi giorni a livello locale riguardano anche e soprattutto quello infermieristico, che rappresenta la maggioranza di quello impiegato nei presidi ospedalieri. Gli infermieri sono circa il 70% del personale sanitario. Questa carenza, quantificabile in non meno di 300 unità per il territorio di nostra pertinenza, è acuita dai ritardi nel bandire concorsi per infermieri che suppliscano a una situazione in via di inevitabile peggioramento”. Così Giuseppino Conti (foto), presidente di Opi Ancona.
“La conseguenza ricorda il presidente di Opi Ancona – è che la categoria degli infermieri è quella che più di altre trova sbocchi professionali all’estero, allettata da remunerazioni più gratificanti e percorsi di carriera certi, lasciando ulteriori posti vacanti”.
Opi Ancona è stato tra i firmatari di un documento inviato alla Giunta regionale e alla IV Commissione Sanità, contenente un approfondimento su tutti i punti organizzativi previsti dal Piano sociosanitario, con particolare riferimento all’assistenza territoriale, a quella ospedaliera, alla qualificazione del personale e al valore della ricerca, oltre che al tema sempre caldo delle dotazioni organiche per il corretto funzionamento del sistema di assistenza e, infine, alle residenze sanitarie assistenziali
Opi Ancona sottolinea inoltre: “L’investimento nelle strutture e nei servizi territoriali risulta essere particolarmente interessante, in particolare nelle case di comunità, nelle Cot (centrali operative territoriali) finalizzate a favorire la continuità tra ospedale e territorio, e nell’infermiere di famiglia e comunità, per la presa in carico delle persone con fragilità, disabilità, cronicità, nell’ambito di una progettualità e di un’operatività definita e condivisa con il MMG/PLS, nel rispetto delle autonomie e responsabilità di ciascuno”.
Conclude il presidente di Opi Ancona: “Urge considerare le necessità riorganizzative delle strutture ospedaliere, tenuto conto delle evoluzioni scientifiche, tecnologiche e metodologiche che hanno interessato le discipline chirurgiche, con le conseguenti necessità di personale adeguato per conoscenze, competenze e numerosità”.
Redazione InfoNurse
Fonte: Nurse Times
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