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Opi Trento: Le prospettive e sfide degli infermieri

Mercoledì 15 settembre presso il Teatro Sanbàpolis si è svolta l’Assemblea annuale dell’OPI della Provincia di Trento, che conta 4578 iscritti, tra infermieri e infermieri pediatrici. È stata occasione di presentazione per i componenti degli Organi dell’Ordine eletti a febbraio per il quadriennio 2021-2024: 15 i componenti del Consiglio Direttivo: Daniel Pedrotti (presidente), Nicoletta De Deiuli (Vicepresidente), Giovanni Walter Marmo (segretario), Elisa Marinelli (tesoriera) e i consiglieri Michela Azzolini, Claudia Benedetti, Marika Bort, Monica Burbante, Cristina Chiogna, Elisa Contini, Manuela Gottoli, Giuliano Rosani, Fabrizio Trentin, Cristina Vecchi e Sabina Zentile; 9 componenti della Commissione di albo infermieri: Maria Brentari (presidente), Damiano Zortea (vicepresidente), Veronica Mengon (segretaria) e i consiglieri Agostinho Gomes, Giovanni Leoni, Ennio Leonardelli, Elena Pedrotti, Alessandro Vicenzi e Erwin Zanon; 5 i componenti della Commissione di albo infermieri pediatrici: Sabrina Pinamonti (presidente), Monica Tomasi (vicepresidente) e i consiglieri Lucia Cantone, Annalisa Pallaver e Barbara Stefani e infine 4 del Collegio dei revisori dei Conti: la neo eletta Presidente Mara Davi – professionista iscritta nel Registro dei revisori legali come previsto dalla Legge 3/2018, i membri effettivi Stefano Toccoli e Tommaso Zanin e Adriana Dalponte in qualità di membro supplente. 

Durante l’assemblea sono state rendicontate le azioni messe in campo dall’Ordine nel 2020. In particolare le proposte ai tavoli istituzionali su diverse progettualità riguardanti la professione infermieristica (riconoscimento e valorizzazione delle competenze specialistiche, infermiere di famiglia/comunità), la difesa del Sistema sanitario pubblico e il contributo al piano sanitario per l’emergenza pandemica in sinergia con gli altri Ordini delle Professioni sanitarie, la richiesta ai referenti istituzionali di dotazioni assistenziali sicure, soprattutto nei contesti oggi maggiormente a rischio per utenti e professionisti, come le RSA.

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Nella presentazione delle linee programmatiche per l’anno in corso, Pedrotti si è soffermato sulle sfide che gli infermieri si troveranno ad affrontare nel prossimo futuro. “In primis la presa in carico e la tutela delle fasce più fragili della popolazione, in particolare le persone con patologie croniche, che sono in progressivo aumento. Presa in carico da garantire con risorse e dotazioni adeguate in quei contesti che più si occupano di queste persone: RSA, territorio, geriatria e medicina. Poi la sostenibilità di un Sistema sanitario, che dovrà vedere tutti gli attori, compresi gli infermieri,  impegnati nel garantire sempre maggiore appropriatezza delle prestazioni. Tutte sfide nelle quali l’infermiere giocherà un ruolo cruciale, anche grazie a uno sviluppo sempre maggiore delle proprie competenze cliniche, relazionali, formative e organizzative”. 

L’Assemblea ha fatto il punto e condiviso le priorità per la professione infermieristica a sostegno della sua valorizzazione e della tutela della salute dei cittadini a partire dal documento “Raccomandazioni per l’esercizio professionale, lo sviluppo professionale e di carriera, la formazione e i livelli di staffing”, un documento di position statement per orientare le politiche dell’Ordine approvato nel 2019. “Le sfide da affrontare sono molte per lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze degli infermieri – ha affermato il Presidente dell’OPI della Provincia di Trento, Daniel Pedrotti, – gli infermieri hanno una grande responsabilità nel prendersi cura dei pazienti – e la pandemia lo ha ulteriormente palesato – e sono sempre più consapevoli di quanto possano incidere, con la loro professionalità, sulla salute del cittadino. È necessario, quindi, garantire le condizioni affinché gli infermieri possano esercitare in sicurezza la professione, valorizzare le loro competenze, avere possibilità di sviluppo di carriera e inquadramenti coerenti con le responsabilità, anche a livello direzionale strategico. E’ necessario riconoscere le funzioni esperte e specialistiche agli infermieri, valorizzandoli professionalmente ed economicamente”. Per questo, per la parte giuridica ed economica è stato condiviso che sarà avviato un percorso di confronto e sinergia con le organizzazioni sindacali. Si è inoltre condiviso di promuovere una formazione specialistica ad indirizzo clinico disciplinare e investimenti nella formazione universitaria per continuare a garantire la qualità didattica e un graduale aumento del fabbisogno di infermieri per affrontare l’evoluzione dei bisogni dei cittadini e sostenere modelli professionali innovativi quale ad esempio l’infermiere di famiglia e comunità. “Fare squadra è il giusto presupposto per fare buona sanità e garantire salute” – afferma Pedrotti. “Gli infermieri vogliono lavorare insieme a tutti gli altri operatori e con tutti vogliamo rendere il nostro Servizio sanitario provinciale un modello per l’intero Paese. Per attuare il PNRR serve coraggio e gli infermieri ci sono stati, ci sono e ci saranno in futuro per i cittadini”.

Durante l’Assemblea il Presidente ha colto l’occasione per ringraziare tutti gli infermieri per l’impegno e la professionalità messi in campo durante la pandemia, spesso in situazioni difficili e complesse. E’ stato inoltre celebrato un momento di accoglienza e benvenuto nella comunità professionale per gli oltre 100 neo iscritti all’Ordine nel 2021. 

Un anno particolarmente impegnativo” sottolinea il Presidente “in prima linea a tutela dei cittadini e di una professione da sempre attenta a prendersi cura con cura.” 

I numeri della professione infermieristica in Trentino

Gli infermieri sono la professione sanitaria più rappresentata: nel mondo se ne contano 22 milioni, in Italia oltre 455 mila, in Trentino 4.578 sono quelli iscritti all’Ordine provinciale, di cui 49 infermieri pediatrici (1,1% del totale). Nell’annualità 2020-2021 (dal 1° gennaio 2020 al 31 agosto 2021) si sono registrate 251 nuove iscrizioni e 175 cancellazioni (171 di infermieri e 4 di infermieri pediatrici), con un bilancio totale che segna +76 iscritti. Il numero di donne infermiere supera abbondantemente quello degli uomini (3.849 contro 729, dunque 84% a fronte del restante 16%), con la fascia di età prevalente che risulta essere quella dei 46-50 anni (800 infermieri, il 17,47%). Seguono la fascia 51-55 (715, 15,6%), quella 56-60 (556, 12,1%) e quella 26-30 (552, 12,05%). Numero più basso nella fascia d’età over 66 (179, 3,91%), mentre i giovani tra 21 e 25 anni sono 233 (5,09%). Prevalentemente si tratta di infermieri italiani (4.236, il 92,53% del totale), con una parte provenienti da altri Paesi europei (277, il 6,06%) ed un numero molto basso di extracomunitari (65, l’1,41%). Infine, si stima che i liberi professionisti siano 177, mentre il dato più alto riguarda gli infermieri dipendenti dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari: 2984, ovvero il 65,2% del totale; infermieri dipendenti delle RSA sono 889 (19,41%). In Provincia di Trento si stima un rapporto di 7,8 infermieri / 1000 abitanti. 

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