Accade in America Latina (in particolare in Messico e Argentina): il personale sanitario è bersaglio di insulti. Medici, infermieri, portantini e farmacisti vengono trattati come untori per paura che possano essere veicolo di contagio da coronavirus.
La notizia sta facendo il giro del mondo. Lascia consternati considerando che – per fortuna – in tantissimi paesi è ben riconosciuto il merito degli operatori sanitari in questa situazione di grave emergenza. Invece in America Latina (e pare anche in Spagna) ci sono stati episodi ripetuti di violenza verbale dettata da paura e ignoranza.
Il personale sanitario è bersaglio di insulti, è invitato a lasciare il condominio ed è evitata il più possibile la prossimità fisica.
Alcuni operatori sanitari in Messico affermano di essere stati attaccati con secchiate di cloro, mentre ad altri è stato negato l’ingresso nei negozi e nei supermercati nonostante l’intervento del governo con la richiesta di mantenere la calma.
“Alcune persone credono che, poiché siamo impiegati dell’ospedale, siamo veicolo del virus”, ha detto al Telegraph un’infermiera (Blanca Bueno), giorni dopo che un uomo le aveva rovesciato addosso una soluzione di cloro nella città nord-occidentale di Culiacán.
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