Infermieri

Carabiniere ringrazia Infermiere: “Per un attimo mi sono sentito un eroe​”

Riceviamo e pubblichiamo l’esperienza di Ciro Maraniello, infermiere.

Di ritorno da una notte di lavoro, mi fermano ad un posto di blocco.​

SCARICA LA TUA TESI


Carabiniere: “Prego, documenti. Perché si trova in strada?”

Io: “Ho appena smontato dal turno di notte”.​

Carabiniere: “Dove lavora?”.

Io: “Chirurgia D’Urgenza e Trauma Center del dipartimento di Emergenza e Accettazione dell’ospedale Cardarelli, sono un infermiere”, e gli mostro il mio badge.​

​Carabiniere: “Grazie a voi per tutto quello che state facendo nonostante tutto, e buon riposo”.

Non mi chiede altro e mi lascia tornare a casa.

Io sono fiero di fare il mio lavoro, nonostante non mi senta gratificato dal punto di vista economico e sociale, soprattutto a causa delle istituzioni, che adesso ci chiamano EROI mentre per anni hanno bistrattato e messo in ginocchio la sanità, gli operatori sanitari tutti e in particolare gli INFERMIERI.

Ma quella mattina, grazie alle parole sincere di un carabiniere, per un attimo mi sono sentito davvero un piccolo eroe.

“Lo dico a nome del Governo, ma sono sicuro che tutti i membri del Parlamento possano ritrovarsi in quest’impegno: non ci dimenticheremo di voi e di queste giornate così rischiose e stressanti”.

È con queste parole che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, attraverso l’informativa in aula alla Camera del 25 marzo, si rivolge agli infermieri impegnati in prima linea nell’emergenza Covid.

Come tanti altri colleghi, prendo atto di queste dichiarazioni. Ma come potranno essere tradotte in pratica?

Il modo c’è: riaprendo le trattative per il rinnovo del CCNL 2019-2021 per i lavoratori pubblici, e utilizzando questo strumento per valorizzare adeguatamente ciò che le donne e gli uomini del pubblico impiego stanno facendo adesso e ciò che saranno chiamati a fare, assicurando sempre, in ogni condizione, il funzionamento della macchina statale e garantendo la fruizione dei diritti primari alla popolazione.

È questo il senso di una nota indirizzata dalle organizzazioni sindacali FIALS (Sanità) e UNSA (Funzioni Centrali) il giorno 1/4/2020 al Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e al Ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone.

Il premier si attiverà per dar seguito al suo proposito? Io ci Credo!

#iononrestoacasa.​ ​Non molliamo. Ce la faremo​

Redazione Infonurse

Redazione InfoNurse

Informa Infermieri e OSS

Post recenti

Fentanyl, scatta l’allarme anche in Italia

Negli Stati Uniti è una vera e propria epidemia, che provoca oltre 100mila morti l'anno.…

1 giorno fa

Donna morì per le complicanze del Covid: due medici condannati per omissione di atti d’ufficio

Con verdetto pronunciato al termine del rito abbreviato il gup di Trani, Anna Lucia Altamura,…

1 giorno fa

Disabile muore soffocato in auto: nipote prende a pugni un infermiere del 118

Un 52enne disabile, residente a Cervaro (Frosinone), è morto per soffocamento a causa di un boccone…

2 giorni fa

Bonus 100 euro rimandato: il Governo gioca d’anticipo per la stabilità economica

In una recente conferenza stampa il viceministro dell’Economia e delle finanze, Maurizio Leo (foto), ha…

2 giorni fa

Infermiera storica del 118 abbandona: “Stanca di aggressioni, mobbing, turni massacranti”

Nel Salernitano, un grido di dolore e di protesta risuona nel settore sanitario. Anna Vignolo,…

2 giorni fa

Aggrediscono i sanitari e aprono una diretta su TikTok dicendo di essere stati aggrediti dagli infermieri

L’associazione "Nessuno Tocchi Ippocrate" denuncia l’aggressione n. 14 del 2014 nei confronti di infermieri e…

2 giorni fa

This website uses cookies.