BOLZANO. Continua a far discutere il caso della neopresidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche – Paola Nesler– che si è presentata alla riunione elettiva del Collegio il 21 dicembre scorso ancora in quarantena, dopo aver contratto il Covid, ed è stata quindi riaccompagnata a casa dai Carabinieri. I nuovi consiglieri – tutti sottoposti a tampone – non ritengono la questione chiusa e fanno sapere che «Relativamente alla violazione della quarantena di Paola Nesler- di cui non eravamo assolutamente a conoscenza – il consiglio si riserva di pronunciarsi in merito dopo la riunione del giorno 12 gennaio 2021».
In un precedente intervento lo stesso consiglio aveva inizialmente fatto quadrato attorno alla sua presidente: «Visto che come professionisti sanitari siamo tutti informati in merito ai rischi infettivi in generale ed a quelli del Covid in particolare possiamo dire che la riunione si è svolta rispettando tutti i criteri di sicurezza e la salute dei partecipanti non è quindi stata messa a rischio. Vorremmo informarvi che la violazione contestata c’è stata, ma in considerazione del fatto che il provvedimento di quarantena sarebbe comunque decaduto poche ore dopo, siamo fiduciosi in una rapida e serena risoluzione della vicenda.
Intanto l’ex presidente, Paola Cappelletti – a cui abbiamo chiesto un parere- interviene sul caso, parla di dimissioni necessarie e chiede l’intervento della Federazione nazionale.
«Ritengo il fatto estremamente grave – dice Cappelletti-e non giustificabile la presenza fisica di Nesler alla riunione del primo consiglio direttivo dove vengono eletti presidente , vice, segretario e tesoriere.
Nesler poteva e doveva partecipare in videoconferenza come da mesi avviene ovunque. Tale comportamento per nulla consono all’etica professionale ha leso l’immagine dell’Ordine quindi di tutti i 5.200 infermieri iscritti che lei dovrebbe rappresentare. Vi è inoltre un’incongruenza tra quanto lei afferma sulla stampa e cioè di avere il sostegno di tutto il consiglio direttivo e la nota postata su Facebook dallo stesso che ribadisce di non aver saputo della positività della presidente e che si riserva di decidere nella prossima riunione del direttivo. Ritengo comunque le sue dimissioni necessarie come l’intervento della Federazione nazionale.
Da parte sua Nesler è sempre stata chiara «Non ho alcuna intenzione di dimettermi». E’ stato un chiaro attacco non ho messo a rischio nessuno.
Fonte: Alto Adige
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