“Racconti che curano”: presentata in un convegno ad Abu Dhabi l’indagine sui vissuti degli infermieri durante la pandemia
Gli infermieri italiani, in particolare, hanno dimostrato competenze professionali molto elevate e capacità di superare le difficoltà contingenti
Anche di fronte a situazioni critiche, disservizi, carenze gestionali gli infermieri sono sempre pronti a dare il massimo per la persona assistita, anche a rischio della loro vita. Gli infermieri italiani, in particolare, hanno dimostrato competenze professionali molto elevate nel combattere la pandemia, insieme alla capacità di superare le difficoltà del sistema sanitario nazionale.
E’ la conclusione di “Racconti che curano: Uno Studio Fenomenologico sugli Infermieri italiani coinvolti nel contrasto alla SARS-CoV-2”, presentato recentemente a al Congresso ICN 2021 che si è tenuto in forma virtuale a Abu Dhabi dal 2 al 4 novembre scorso. A presentarlo Silvia Fortunato, infermiera Ausl di Bologna presso la Direzione del Dipartimento di Salute Mentale.
Il lavoro, che ha dato origine anche a un libro dallo stesso titolo, è basato su un campione composto da 60 infermieri reclutati mediante annuncio sui social media che hanno raccontato la propria esperienza di assistenza ai pazienti durante la pandemia, omogeneamente distribuiti tra nord, centro e sud Italia.
La raccolta dati è stata effettuata tramite intervista non strutturata, con domande aperte su come hanno vissuto questa esperienza di assistenza ai pazienti colpiti da SARS-CoV-2 e quali pensieri e sentimenti hanno provato.
L’elaborazione della narrazione è avvenuta secondo il metodo di De Giorgi, con la focalizzazione dei sentimenti provati dagli Infermieri.
Dall’analisi delle interviste sono emerse le emozioni e i sentimenti dominanti degli infermieri sono i seguenti:
- RABBIA, dovuta principalmente alla consapevolezza che i servizi sanitari sono stati penalizzati per anni, sia in termini quantitativi che qualitativi, ritrovandosi così incapaci di affrontare adeguatamente la pandemia
- SPERANZA, intesa come sentimento di contrasto alla paura che il virus ha creato negli infermieri, forti della loro professionalità e capacità di affrontare le situazioni di emergenza e salvare le vite dei pazienti
- SOLITUDINE, intesa come consapevolezza che i pazienti colpiti vivono quella condizione senza poter avere vicino le persone che amano, ma anche solitudine degli infermieri nell’affrontare questa pandemia in modo da non mettere in pericolo le loro famiglie (molti hanno vissuto nel luogo di lavoro per non rischiare di contagiare le famiglie)
- AMORE, inteso come sentimento nei confronti della persona assistita, e consapevolezza di compiere una professione per aiutare gli altri
- SOCCORSO, inteso come richiesta di aiuto delle persone colpite
- DETERMINAZIONE degli infermieri nel voler salvare le persone colpite dal virus
Redazione InfoNurse
- Carbone (Fials) premia con una targa il sen. Melchiorre
- FIALS – Bellitti: Solidarietà al Segretario Provinciale di Matera Sciannarella
- SMA, ecco il primo vademecum per gestire le emergenze in pronto soccorso
- Opi Rovigo, bilanci approvati all’unanimità
- Primo maggio: non c’è nulla da festeggiare per infermieri e personale sanitario
Clicca MI PIACE sulla nostra pagina:
https://www.facebook.com/InfoNurse.it/
"Seguici sul canale InfoNurse":

- Giarratano (SIAARTI): siamo in piena quarta ondata, terapie intensive rischiano l’intasamento entro un mese
- Piano Nazionale della Cronicità: finanziarlo in Legge di Bilancio per garantirne l’aggiornamento e l’attuazione in tutte le Regioni