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Nuovo contratto 2019/2021 nel comparto sanità e problematica dell’Oss specializzato: Nursing Up scrive alla giunta provinciale di Trento

Nursing up ritiene urgente e prioritario procedere al rifinanziamento del nuovo  contratto del comparto sanità 2019/2021 con adeguate risorse economiche, da reperire  in occasione dell’imminente assestamento di bilancio, abbiamo pertanto sollecitato la  Giunta provinciale. 

In questi 14 mesi di emergenza pandemica i nostri professionisti infermieri e sanitari  hanno ampiamente dimostrato competenza, impegno, senso etico e del sacrificio,  operando in una situazione di grande stress psicofisico, con elevatissimi carichi di lavoro,  ora è giunto il tempo di rendergli finalmente giustizia, con un contratto che riconosca  finalmente i loro meriti, è una questione di giustizia ed equità. 

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A tal propositivo abbiamo chiesto alla Giunta provinciale di emanare all’Apran chiare  direttive volte alla valorizzazione dei professionisti sanitari, dando l’indicazione di  procedere prioritariamente al rinnovo del contratto del comparto sanità, analoga  discussione è in corso a livello nazionale. 

Sarà necessario procedere nel cammino intrapreso dal precedente contratto 2016/2018,  volto ad armonizzare lo stipendio dei professionisti sanitari con quello dei laureati  provinciali, aventi analogo percorso formativo, pari inquadramento giuridico ma un livello  retributivo superiore. 

Dovranno essere individuati specifici finanziamenti dedicati ad attivare i percorsi di  distinte disposizioni contrattuali previsti dalla L.P. nr.7/97 e s.m., che dovranno  essere rivolti a valorizzare e riconoscere le specificità contrattuali dei nostri professionisti  sanitari del comparto. 

Nel contratto, dovrà immediatamente essere recepita l’indennità professionale specifica  infermieristica e per le professioni sanitarie, già prevista e finanziata dalle leggi di  bilancio nazionali. Ai sensi della L.P. nr.7/97 e s.m., a tal proposito dovrà essere previsto  un trattamento armonico tra il contratto nazionale e quello provinciale di comparto.

Il nuovo contratto dovrà implementare lo sviluppo professionale di infermieri e  professionisti sanitari, con il riconoscimento e la valorizzazione delle funzioni  organizzative, specialistiche ed esperte e riconoscere le situazioni di disagio. 

La Regione Veneto, con una recente delibera, ha pensato bene di voler sopperire alla  carenza di personale infermieristico, attivando l’Oss specializzato con un semplice corso  suppletivo di poche centinaia di ore ed assegnando questa nuova figura delicate  funzioni sino ad oggi svolte dagli infermieri, pensiamo ad esempio alle terapie orali  ed intramuscolo. Se qualcuno sta pensando di seguire in Trentino un’analogo percorso,  diciamo fin da subito che questo non puo’ essere certo una congrua risposta alle  problematiche sanitarie ed assistenziali della nostra Provincia. 

Proprio la pandemia ha portato all’evidenza invece la necessità imprescindibile della  presenza infermieristica e delle professioni sanitarie nella presa in carico globale del  paziente, la nuova formazione proposta per l’Oss specializzato non può sostituire anni di  formazione, tirocinio ed esperienza necessari all’acquisizione della laurea. Attribuire  all’Oss specializzato la possibilità di fare determinate prestazioni sanitarie senza  un’adeguata competenza e preparazione rischia di mettere repentaglio la salute del  cittadino. 

Appare alquanto paradossale che si voglia utilizzare gli Oss come infermieri e invece gli  infermieri attualmente in molte situazioni continuino a svolgere attività  demansionanti che potrebbero essere attribuite all’Oss. A tal proposito ci continuano a  giungere segnalazioni di nostri colleghi infermieri e sanitari che svolgono attività  impropriamente attribuite. In molti reparti e servizi le figure di supporto, se  implementate con adeguate assunzioni, potrebbe contribuire ad ottimizzare l’attività  infermieristica e di tanti altri professionisti sanitarti del comparto, sgravandoli di molte  attività. 

Fondamentale sarà rendere attrattivo il Trentino per i professionisti sanitari di altre  regioni, migliorando le condizioni di lavoro, attuando una politica di benefit e  garantendo loro un contratto di lavoro vantaggioso dal punto di vista  giuridico/economico, che contemperi adeguati percorsi di carriera e riconoscimenti  economici delle situazioni di disagio lavorativo. 

La pandemia è in corso, il personale è ancora strenuamente impegnato e quindi  meritevole di confermare adeguati riconoscimenti economici anche per il 2021. In analogia  a quanto accaduto nel 2020, chiediamo per l’anno corrente di stanziare ulteriori risorse  economiche per il riconoscimento di un incentivo covid e dell’indennità malattie  infettive per i reparti/servizi impegnati nel covid, è una questione di equità e giustizia. 

 

Coordinatore provinciale Nursing up Trento 

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