Nella mattinata di ieri si è tenuto il terzo incontro di trattativa sul Contratto 2022-2024, con focus sul settore sanitario. I sindacati ribadiscono la necessità di ulteriori risorse per far fronte all’inflazione e migliorare le condizioni di lavoro. Il Segretario nazionale FP CGIL, Michele Vannini, esprime la determinazione nell’ottenere immediati provvedimenti per evitare il collasso del Servizio Sanitario Nazionale.
Durante il terzo incontro l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni (Aran) ha illustrato il quadro delle risorse, evidenziando una situazione di scarsità che non riesce a coprire neppure un terzo dell’inflazione effettiva e certificata.
Secondo quanto riportato dal Segretario nazionale FP CGIL, Michele Vannini, le risorse attualmente disponibili derivanti dalle leggi di bilancio non sono sufficienti a garantire un aumento salariale significativo per i lavoratori del comparto sanitario. “Non ci sono risorse ulteriori per l’incremento delle altre indennità, sia professionali che per le condizioni di lavoro”, ha dichiarato Vannini.
“Lo avevamo già riaffermato in apertura della trattativa sul contratto lo scorso marzo, le risorse derivanti dalle ultime tre leggi di bilancio, e in particolare da quella per il 2024, sono pari al 5,78% e non coprono neppure un terzo dell’inflazione effettiva e certificata per il 2022 (8,7%), per il 2023 (5,7%) e prevista per il 2024 (2,7%).
Un miliardo e mezzo, solo dal 2024, senza arretrati, sono risorse inferiori a quello che siamo riusciti, come sindacati, ad ottenere per il rinnovo del contratto per il comparto sanità 2019/21.
Non ci sono, quindi, risorse ulteriori per l’incremento delle altre indennità, sia professionali che per le condizioni di lavoro. Non ci sono risorse per la crescita professionale delle lavoratrici e dei lavoratori.
Abbiamo, quindi, riaffermato con determinazione come sia necessario trovare ulteriori risorse, come sia necessario farlo subito, per incrementare le retribuzioni delle lavoratrici e della sanità. Si può fare, anche con provvedimenti immediati, senza aspettare la prossima Legge di Bilancio, come già accaduto nel recente passato, per evitare che la spirale di bassi salari, carichi di lavoro insostenibili, carenza di organico, travolga il nostro Servizio Sanitario Nazionale già piegato dal de-finanziamento progressivo di questi anni.
Anche e soprattutto per queste ragioni, la nostra Federazione è impegnata a continuare la mobilitazione a sostegno di queste rivendicazioni, a partire dalla grande manifestazione del prossimo 25 maggio a Napoli a difesa della Carta costituzionale, contro l’autonomia differenziata e per una piena attuazione dell’articolo 32”, conclude Vannini.
Redazione Nurse times
Fonte: Nurse Times
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