Uil Fpl: campagna vaccinale Covid 19: attenzione al personale sanitario e agli ospiti delle strutture di riabilitazione psichiatrica, case per la vita centri diurni socio-sanitari
La UIL FPL chiede – al fine di tutelare la salute degli ospiti e del personale sanitario delle Strutture residenziali e semiresidenziali psichiatriche; delle Case per la Vita e dei Centri diurno socio-sanitari – di parificare codeste strutture alle RSA e quindi di procedere nel più breve tempo possibile alla vaccinazione COVID 19.
“La campagna vaccinale vede come prioritaria la vaccinazione per gli operatori sanitari e gli ospiti delle RSA.
Ad oggi però, verosimilmente, ci si è “dimenticati” degli ospiti delle Strutture residenziali psichiatriche e delle Case per la Vita per i quali non è partita alcuna campagna vaccinale. Le Strutture residenziali psichiatriche reg. reg. 7/2002 rientrano nei LEA, art. 33 DPCM 12/01/2017, e sono a tutti gli effetti parificabili per quanto attiene il rischio di diffusione e contagio da SARS-CoV-2 alle RSA.”
È quanto contenuto in una nota che della UIL FPL ha indirizzato all’assessore alla Sanità Pierluigi Lopalco, al Direttore Dipartimento Promozione della Salute, del Benessere sociale e dello Sport per tutti, Vito Montanaro e al Direttore Generale dell’ASL Taranto, Stefano Rossi.
I Centri diurno psichiatrici e socio-sanitari sono luoghi nei quali il rischio di diffusione del virus e del contagio è alto se si considera che gli ospiti giornalmente fatto ritorno nelle loro abitazioni e quindi alla vita quotidiana.
Non vorremmo, come purtroppo spesso capita, che il termine fragilità non sia associato agli ospiti e al personale sanitario della Salute Mentale; ambito della sanità pubblica destinato ad essere il fanalino di coda della politica sanitaria regionale. Stesso rischio sanitario lo si rileva per gli ospiti e gli operatori delle Case per la Vita che rappresentano strutture residenziali a carattere socio-sanitario a bassa o media intensità assistenziale sanitaria; destinata ad accogliere, in via temporanea o permanente, persone affette da disabilità psichica, prive di validi riferimenti familiari.
Non presentano un rischio inferiore le strutture residenziali, semiresidenziali psichiatriche e socio-sanitarie.
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